Come vivere gratis in una casa di lusso

Abitare in una casa dotata di ogni comfort senza dover borsare un euro potrebbe non essere un sogno irraggiungibile.

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Quanti di noi, magari sfogliando le riviste patinate, sognano di poter vivere in una delle meravigliose dimore che spesso sono fotografate in tutto il loro lusso? Ecco, sappiate che quello che coltivate potrebbe non rimanere solo un sogno ma trasformarsi in una bellissima realtà. A separarci da quelle splendide abitazioni degne dei magazine più cool, a volte, è ‘solo’ una questione di denaro.

E, in effetti, le cifre da investire per acquistare o semplicemente affittare tali abitazioni raggiungono numeri a svariati zeri. Ma esiste più di un modo per abitarvi senza dover sborsare un solo euro e parliamo, ovviamente, di metodi del tutto legali. Un primo metodo, per esempio, è il cosiddetto ‘house sitting’, che permette di trasferirsi in una casa il cui proprietario è lontano.

In certi casi, infatti, la proprietà – per non lasciare completamente vuota l’abitazione – potrebbe decidere di farsi sostituire da una persona che badi alle varie faccende. Pulire, ritirare la posta, sistemare il giardino… insomma, sbrigare le incombenze casalinghe consuete che ogni persona segue nella propria casa. Come se l’abitazione fosse a tutti gli effetti nostra.

A volte, poi, viene chiesto di prendersi cura anche di eventuali bambini per alcune ore al giorno oppure di badare agli animali domestici. In cambio, ci si può trasferire armi e bagagli, avendo a disposizione una delle stanze, con vitto e alloggio (quindi, bollette comprese) compresi. In tal modo, infatti, tutte le spese restano a carico di chi possiede la residenza in cambio della cura della casa.

Forse in Italia, questo tipo di abitudine suona insolito se non addirittura inedito ma si tratta una pratica ampiamente diffusa all’estero. Tra i Paesi in cui è facile imbattersi in annunci di ‘house sitting’ ci sono, per esempio, Australia, Stati Uniti e Canada. E per rimanere a noi più vicini, anche Germania e Inghilterra ricorrono con disinvoltura a questa soluzione. Potrebbe essere un’idea per un viaggio fuori dai confini, che dite?

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