Il bacio dei migranti attraverso la rete commuove il web e racconta una storia fatta di tragedia e tenerezza. Protagonisti un papà siriano e i suoi figli ritrovati in un campo profughi dopo una lunga ricerca e una separazione fatta di paure e sofferenza.
Il protagonista di questa storia di chiama Ammar Hammasho ed aveva visto per l’ultima volta i suoi quattro bambini e la moglie più di un anno fa. Per tutti questi mesi aveva sperato di poterli riabbracciare, sognando di rivederli, toccarli e stare con loro, pregando che fossero sopravvissuti. I suoi desideri si sono avverati in questi giorni quando Ammar ha scoperto che 250 profughi siriani erano arrivati nel campo di Kokkinotrimithia vicino Cipro.
L’uomo era convinto che la sua famiglia fosse stata portata lì e così, senza esitazione, ha raggiunto quel luogo protetto da alte reti e sentinelle. Quando è arrivato Ammar ha visto immediatamente i quattro bambini e non ha resistito: si è gettato a terra, in ginocchio e ha tentato di abbracciarli come poteva, baciandoli attraverso la rete e stringendo le loro mani, in preda alla felicità e alla commozione.
Una scena dolcissima che è stata immortalata dal fotografo Yiannis Kourtoglou, che in seguito ha raccontato questa struggente storia. ”La polizia mi aveva detto che dovevo aspettare ancora mezzora – ha svelato Ammar -. Ma non ce l’ho fatta e appena li ho visti sono corso verso di loro per baciarli”. I suoi figli hanno 7, 5, 4 anni e 18 mesi ed hanno viaggiato insieme alla moglie, imbarcandosi da Mersin, in Turchia, per sfuggire alla devastazione della guerra in Siria.
”La mia casa in Siria è ridotta in polvere, non possiamo vivere lì – ha spiegato l’uomo . Non abbiamo un posto dove stare, abbiamo anche perso uno dei nostri figli. Quando la guerra finirà torneremo a casa. Quello è il nostro paese”.