Roma, 28 gen. (askanews) – “Un’Italia sovrana, che dice che vengono prima gli italiani, prima i nostri prodotti, prima la nostra gente, che va a testa alta in Europa a dire che questo euro ci ha indeboliti”. Idee che “sono vincenti: se si guarda a quello che succede nel mondo, quando queste idee vengono rappresentate da persone credibili, sono vincenti. E noi possiamo vincere le prossime elezioni per un’Italia sovrana”. Lungo il percorso che da piazza della Repubblica arriverà a piazza San Silvestro, proprio dietro palazzo Chigi, Giorgia Meloni conversa con RaiNews24 e spiega ancora una volta il senso della manifestazioni organizzata con il leghista Matteo Salvini e cui partecipano il forzista Giovanni Toti una delegazione di Fi guidata da Renato Brunetta, il movimento Idea di Gaetano Quagliariello e Carlo Giovanardi, i Popolari di Mario Mauro.
Proprio a Forza Italia si rivolge la leader di Fratelli d’Italia: “Abbiamo invitato Fi a questa manifestazione, c’è Brunetta inviato a rappresentare il partito, Toti sarebbe venuto comunque, c’è Santanchè… E soprattutto ci sono molti elettori che ci tengono che Fi non perda la bussola”. E ribadisce: “Noi vogliamo una coalizione più ampia possibile, ma c’è il vincolo della coerenza sul programma. Questa manifestazione è l’occasione per invitare Fi a scegliere da che parte stare, se con gli inciuci o con il popolo”.
Il passaggio successivo sarebbero le primarie del centrodestra: “Credo siano un modo valido per coinvolgere i cittadini che vogliono contare” e vanno svolte “in un’ottica di collaborazione e non di supremazia: si individua il portabandiera di una squadra e poi si fa gioco di squadra”.
Ovviamente, la condizione imprenscindibile è che si vada rapidamente alle urne: “Elezioni subito, la parola deve passare agli italiani: non ci sono più scuse, anche dopo il pronunciamento della Consulta, per mantenere un governo che non è stato scelto da nessuno. E’ il quarto governo di fila non scelto da nessuno: basta con giochi di palazzo, con i voltagabbana, con governi che fanno gli interessi di tutti tranne che degli italiani”.