Pensiamo davvero di conoscere la Luna? Ovviamente no, c’è sempre qualcosa in più da scoprire e negli anni le ricerche e le missioni hanno ampliato notevolmente il nostro bagaglio di conoscenze a tal proposito. Ora sappiamo qualcosa di più anche sul lato opposto del nostro satellite.

Questo grazie al rover cinese Yutu-2 che da 4 anni sta esplorando il lato opposto della Luna. Grazie a lui, come riporta il sito Esquire.com, sono stati riportati molti pezzi di satellite sulla Terra in modo da essere analizzati nel migliore dei modi. L’ultima scoperta che ha fatto in ordine di tempo riguarda la natura del terreno di quella parte lontana di luna. Una scoperta che potremmo definire decisamente bizzarra. Quel lato è infatti appiccicoso.

Per capirci di più, il sito sixthtone.com ha intervistato Xiao Long, un importante geologo planetario della China University of Geosciences per farsi spiegare meglio come stanno le cose lassù. “Il terreno è adesivo rispetto a quello sul lato vicino, probabilmente perché il lato più lontano della luna è stato esposto a più agenti atmosferici spaziali, come piccoli meteoroidi che si sono schiantati su di esso. Il calore intenso degli impatti scioglie il terreno, che poi si fonde con frammenti di roccia e minerali vicini per formare piccoli grumi” ha dichiarato il professore.

Come dobbiamo leggere queste informazioni? Sicuramente sono un dato fondamentale che va ad aggiungersi a tutto quello che già sappiamo sulla Luna. La cosa più interessante, però, è che queste nuove conoscenze ci permetteranno di costruire rover sempre più adatti per esplorare quella parte del corpo celeste, in previsione di un futuro in cui l’esplorazione del satellite si farà sempre più intensa.

Così vicina eppure così lontana, piano piano la Luna si rivela a noi in tutta la sua essenza, anche per quel che riguarda il suo lato più oscuro.