Cosa fare se qualcuno usa la tua bacheca di Facebook in modo offensivo

Ecco cosa fare se sulla bacheca di Facebook le offese diventano insopportabili: mantenere un tono educato, eliminare il commento o appellarsi alla legge

29 Giugno 2016

Ultimamente dilagano sulla bacheca di Facebook le offese di un buon numero di utenti che, quando fanno accesso al social network più famoso di tutti, sembrano dimenticarsi le buone maniere e l’educazione. Nella quotidiana attività su Facebook, a volte, viene meno il senso di civiltà e la semplice pubblicazione di un post in cui emerge il proprio parere, magari a sfondo politico, può dar vita ad un’infuocata discussione ricca di insulti ed offese.
Quindi, è chiaro fare subito una distinzione: vi è una netta distinzione fra dibattito e condiscendenza. Quando si pubblica un post, non per forza questo implica un appello al parere altrui, semplicemente può rappresentare uno sfogo riguardo qualche esperienza appena successa o su qualunque altro evento.

Per questo, per evitare discussioni inutili, se si vede un post di cui non si conoscono le circostanze o non si è bene informati è meglio starsene zitti senza scrivere alcun commento. Comunque, se sulla propria bacheca di Facebook le offese e le discussioni continuassero in seguito alla pubblicazione di un post, è necessario ricordarsi di mantenere sempre un determinato tono: educato ed oggettivo. Le brutte figure, altrimenti, sono dietro l’angolo, proprio come nelle discussioni che avvengono nei bar. Inoltre, è proprio necessario voler avere ragione? Vale così tanto la vittoria in una discussione?

Comunque, qualora non si riuscisse a trovare risposta a queste domande, è necessario valutare la tipologia delle offese e il loro obiettivo. Inoltre, per non dare visibilità sulla bacheca di Facebook alle offese ricevute, che magari riguardano la vita privata, l’opzione più consigliata è eliminare il commento offensivo. Così facendo si evita che la discussione si diffonda sulle bacheche degli amici, in quanto, secondo l’algoritmo del social di Zuckerberg, un elemento aumenta di visibilità tanto maggiore è l’interazione su esso.

Infine, anche Facebook stesso dispone di alcune azioni che è possibile intraprendere per tutelarsi dalle offese e dalle ingiurie ricevute. Ovviamente la discussione offensiva può essere segnalata a Facebook che sceglierà eventualmente quale provvedimento prendere. Ma c’è anche un’altra soluzione: denunciare per diffamazione. Infatti, la Cassazione ha stabilito che offendere qualcuno con un post sulla bacheca presente gli estremi del reato per diffamazione aggravata (Articolo 595, comma 3 del Codice Penale).

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