Cosa sono i bar segreti speakeasy e perchè hanno successo

Bar speakeasy, il segreto è cool. Da La Bodega Negra di Londra al Libertine Speak di Toronto i bar segreti riscuotono successo in tutto il mondo

20 Giugno 2016
Fonte: flickr

La Bodega Negra non è soltanto un bar speakeasy ma è oramai uno dei locali più cool del quartiere di Soho, nel centro di Londra. I frequentatori VIP del locale sono molti: qualche anno fa gli U2 vi organizzarono un privatissimo Halloween Party e anche David Beckham ha spesso riservato il locale per le sue feste esclusive. Cercare il locale senza aver prima ottenuto precise informazioni sulla porta giusta a cui “bussare” può però diventare un’impresa ardua. La Bodega Negra, infatti, si nasconde dietro le insegne di un sexy shop nel famoso quartiere del divertimento di Londra .

Avete capito bene, il locale si mimetizza con altre attività del quartiere e, ad un primo sguardo, non è possibile riconoscere che all’interno del sexy shop si nasconde un raffinato ristorante messicano. Gli speakeasy bar ripropongono un trend in voga negli anni del proibizionismo americano. Quando la vendita di alcolici era vietata i luoghi dove poter consumare le bevande proibite si mascheravano da innocui negozi dei generi più comuni. La pubblicità al locale veniva fatta esclusivamente attraverso il discreto passaparola, in inglese appunto speakeasy.

Ma se nell’era del proibizionismo questi comportamenti erano necessari perché oggi, nell’era della pubblicità e dell’informazione, nascono ancora questi locali dalle sembianze ingannevoli? Will Ricker, il proprietario de La Bodega Negra, spiega che il successo degli speakeasy sta nel far percepire il posto come esclusivo e privilegio per pochi ben informati. La clientela si sente così parte di un circolo esclusivo ed è disposta a pagare un prezzo più alto della media. Il mistero che circonda questi posti, il piacere della ricerca e della scoperta sono elementi che accrescono il valore del locale.

La Bodega Negra non è sola. Ogni città dalla vivace vita notturna può infatti vantare il suo bar speakeasy. A Berlino c’è il Beckett’s Kopf il cui unico segno distintivo è la foto dello scrittore irlandese in vetrina. Nessuna insegna, nessuna indicazione che dietro alle tende del negozio ci sia un bar. A Toronto invece il Libertine Speak si nasconde dietro un’insegna che indica l’attività di cartomanzia e lettura della mano. Il passaparola e la curiosità sono gli strumenti vintage che i bar speakeasy adoperano per attirare la clientela, controcorrente rispetto alle campagne virali promosse su Facebook.

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