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Covid cinese “termonucleare” infetterà “10% del mondo in 3 mesi”

Un epidemiologo lancia l’allarme sulla situazione della pandemia da Covid19 in Cina condividendo immagini scioccanti.

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Sembra non esserci pace sul fronte Covid, con i contagi che continuano a correre (per quanto la variante più diffusa in questo momento determini sintomi più lievi e complicanze gravi meno frequenti) e con l’influenza che sta raggiungendo il suo picco. Negli ultimi giorni, poi, si è aggiunto anche un preoccupante avvertimento che parla di un peggioramento della situazione del virus a partire dalla Cina, esattamente dove tutto era cominciato.

A sollevare l’allerta è stato l’epidemiologo ed economista sanitario Eric Feigl-Ding che su Twitter ha lanciato un post accompagnato da un video a dir poco scioccante. Le immagini, infatti, mostrano terapie intensive sovraffollate a ricordare tristemente i giorni più cupi di due anni addietro. Ma a far rabbrividire sono soprattutto i corpi delle persone decedute che riempiono i corridoi degli ospedali cinesi, coperti e abbandonati sulle barelle in attesa delle esequie.

Il primo di una serie di tweet che il medico ha rilanciato, riportando le sue dichiarazioni, recita: “Gli ospedali sono completamente sopraffatti in Cina da quando sono cadute le restrizioni.” E ancora, l’epidemiologo “stima che oltre il 60% della Cina e il 10% della popolazione mondiale probabilmente infettata nei prossimi 90 giorni. Sono probabili milioni di decessi. E questo è solo l’inizio”. Quindi, l’esperto parla anche di risalita dei contagi nel giro di poco giorni, o ore, a causa di un’impennata dell’RT, ovvero dell’indice di contagio, e denuncia come il numero dei morti in Cina sia al momento sottostimato al di fuori del Paese.

Il quadro si completa “attraverso un’indagine su ospedali, pompe funebri e relative catene dell’industria funeraria a Pechino” da cui emergerebbe “una recente esplosione nei servizi funebri causata dal forte aumento dei decessi”. Nella capitale cinese, infatti, gli obitori “sono sovraccarichi” tanto da rendere necessario l’acquisto di nuove celle frigorifere mentre i funerali si succederebbero “24 ore su 24, 7 giorni su 7 con 2000 corpi arretrati per le cremazioni. Suona familiare?”, scrive ancora nel lungo thread Eric Feigl-Ding, “è di nuovo la primavera del 2020, ma questa volta per la Cina, che emula un approccio più occidentale all’infezione di massa”.

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