Fonte: 123RF

Cuoci in padella antiaderente? Non alzare la fiamma: i rischi

Il teflon è un polimero che rischia di produrre vapori tossici se raggiunge temperature troppo elevate.

Pubblicato:

Tra le tipologie di pentole più diffuse nelle cucine casalinghe di tutto il mondo ci sono quelle antiaderenti. Il materiale di cui sono rivestite si chiama teflon ed è una resina che forma un filtro capace di ridurre il rischio di bruciare gli alimenti che vi si cuociono. Scoperto quasi per caso nell’ormai lontano 1938, il materiale antiaderente per eccellenza è un composto a base di fluoro e deve a Roy J. Plunkett la sua invenzione.

Plunkett si rese conto, infatti, che la polimerizzazione del gas produceva una sostanza bianca e vischiosa, nota oggi come politetrafluoroetilene o tetrafluoroetilene polimerizzato. I suoi impieghi sono amplissimi ma quello per gli strumenti in cucina è forse il più conosciuto. Tuttavia, forse non tutti sanno che può diventare addirittura tossico: anche le padelle antiaderenti, infatti, hanno una ‘data di scadenza’, ovvero non durano per sempre.

L’uso, come per ogni cosa, consuma le pentole che dopo un po’ di tempo ritroviamo scolorite, magari deformate e nella maggior parte dei casi graffiate sul fondo. Ecco, questi sono i segnali che ci avvisano che è arrivato il momento di acquistare un nuovo set di pentole. E per assicurarci di utilizzarle al meglio, occorre seguire le indicazioni riportate sulla confezione in modo da evitare qualunque rischio di tossicità.

Per esempio, le padelle in teflon non devono essere usate con utensili di metallo che rischiano di grattarne il rivestimento e non devono essere poste su fornelli a fiamma alta. Questo, infatti, comporterebbe la decomposizione dei materiali con successivo rischio di esposizione a fumi tossici. Al momento, però, non c’è alcuno studio scientifico che abbia esaminato nel dettaglio le conseguenze che la rottura del teflon può comportare nel tempo sugli esseri umani.

È noto, del resto, che l’esposizione continuativa ai vapori da surriscaldamento arriva a provocare infiammazioni da fumo. In linea generale, quindi, le padelle antiaderenti andrebbero scaldate fino a una temperatura massima di 260°C.

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti