Da Londra tornano in Calabria per lavorare in un mulino biologico

7 Marzo 2017

Secondo recenti dati diffusi dallo Svimez, dal 2002 ad oggi hanno scelto di lasciare il Sud ben 478mila giovani.

In pratica, come se si fosse trasferito altrove l’insieme degli abitanti di Agrigento, Catania e Trapani, lasciando disabitate le tre città.

Un esodo che testimonia le difficoltà del Mezzogiorno d’Italia di offrire ai propri giovani reali opportunità di crescita.

C’è una notizia, tuttavia, che rincuora e che dimostra che il ritorno è possibile: due giovani di Catanzaro, Santo e Simone, hanno deciso di lasciare il proprio posto di lavoro a Londra per tornare in Calabria, precisamente a San Floro.

Nella capitale del Regno Unito, i due colleghi – esperti nella preparazione di pane e pasta – lavoravano in un’impresa di ristorazione italiana.

In Calabria, invece, saranno impiegati presso un mulino biologico – il primo al Sud – dove trasformare il grano in farina e la farina in prodotti di forno.

Tutto è cominciato quando Santo e Simone hanno scoperto dell’esistenza di una particolare lavorazione del grano nel mulino di San Floro e, per saperne di più, si sono messi in contatto con Stefano Caccavari, titolare del Mulinum, chiedendo se fosse possibile inviare le farine anche in Inghilterra.

Caccavari, però, ha risposto alla loro richiesta con un’offerta di lavoro che i due ragazzi hanno prontamente accettando, cogliendo così al volo la possibilità di tornare in Calabria.

Una bella storia che ci si augura possa non essere una semplice eccezione che conferma la regola ma un modello da estendere ad altri imprenditori per permettere ai figli del Sud che lavorano altrove di tornare a respirare l’aria di casa.

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