Dai Simpson agli Avengers, la storia del misterioso numero A113

Il misterioso numero A113, quale messaggio si nasconde dietro le sue 'apparizioni', qual è il suo significato?

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Mai notato il numero A113 nei film di animazione? I più attenti di voi sicuramente l’avranno notato almeno un paio di volte. Da anni infatti girano su internet leggende su questo numero misterioso A113, easter egg presente in quasi tutti i film Disney, Pixar e non solo. C’è chi parla di simboli religiosi, altri di codici appartenenti alla massoneria, per altri invece più semplicemente si tratta di messaggi subliminali.
Queste sono le teorie più stravaganti che hanno cercato di spiegare la sua presenza, ma cosa si nasconde davvero dietro questo numero?
La sua soluzione è più originale e in un certo senso più romantica di quanto si possa pensare.
Ma prima, ecco alcuni esempi della sigla misteriosa che popola i fotogrammi dei film e cartoon Pixar e Disney.

In Wall-E A113 è la direttiva riservata a tutti gli autopiloti delle navicelle spaziali, invece ne Alla ricerca di Nemo è scritto sulla macchina fotografica del sub che cattura Nemo, è anche la matricola di arresto di Bart nei Simpson, la targa dell’auto della mamma di Andy in Toy Story e quella delle vetture di Cars, la targhetta identificativa di un topolino in Ratatouille e il numero di una stanza di Monster University,presente persino nelle scene di alcuni Marvel’s movies come The Avengers e tanti altri ancora.
I film riportano almeno in una sequenza questo “codice segreto” in modo più o meno nascosto.

La sua prima apparizione risale al 1987 quando il regista Brad Bird la mise nella targa di una macchina in un episodio della serie televisiva Storie incredibili, Amazing stories. Ma esattamente questo fantomatico numero cosa rappresenta?
Il codice A113 è semplicemente il numero di un’aula della California Institutes of Arts, un’università di Valencia, California, dove studiarono molte persone che ora lavorano alla Pixar Studios. Tra questi ci sono lo stesso John Lasseter, Tim Burton e Brad Bird, il regista tra le altre cose di “Gli Incredibili” e “Ratatouille”.
Questa stanza infatti è stata usata per il primo anno del corso di Graphic design and character animation.

A113 dunque è soltanto un piccolo tributo che anno dopo anno, pellicola dopo pellicola, i tanti registi che hanno frequentato la prestigiosa aula si sono divertiti ad inserire in quasi tutti i film sotto diverse forme per omaggiare la scuola in cui si sono formati e in cui hanno cominciato ad alimentare, insieme ai propri compagni, sogni e speranze future.
La prossima volta che vi cimenterete a guardare un film con i vostri amici e parenti provate a indire una piccola caccia al tesoro, non lasciatevi sfuggire nessuna scena, chissà ancora quanti sono i messaggi che attendono soltanto di essere scovati.
Il divertimento, ve lo garantiamo, sarà assicurato.

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