SkyGo, Netflix e Infinity si possono vedere anche all’estero

Pochi lo sanno, ma il calcio e le serie tv si possono seguite su SkyGo, Infinity e Netflix anche durante i viaggi all'estero

9 Febbraio 2017

L’utenza di Sky, Infinity e Netflix può certamente dirsi soddisfatta del lavoro dei due colossi della pay tv. Oltre all’ottima qualità dei programmi proposti, il servizio offerto cresce di anno in anno a prezzi tutto sommato contenuti e vengono costantemente introdotte novità importanti.

La possibilità di utilizzare il proprio abbonamento per fruire i programmi da tablet e pc è di una comodità non comune. Tuttavia, la pecca finora è stata quella di non poter godere del servizio dall’estero.

Il lavoro di lobby delle due aziende sembra aver portato ad un accordo con il Parlamento Europeo, la Commissione e il Consiglio UE. Le istituzioni hanno garantito la possibilità di utilizzare i canali SkyGo, Netflix e Infinity all’interno dei confini dell’Unione Europea.

Gli appassionati di sport e serie tv potranno fruire del loro diritto sull’abbonamento anche quando sono al di fuori dei confini nazionali fin dal 2018.

La tutela per consumatori e aziende, la questione privacy

La decisione tutela i consumatori i quali, tramite il pagamento dell’abbonamento all’azienda, ottengono il diritto di usufruire dei servizi e dei prodotti proposti.

Non c’erano, infatti, ragioni di principio per le quali sospendere il servizio durante i soggiorni all’estero. Chiaramente, quest’aspetto cambia qualora il soggiorno temporaneo dovesse prolungarsi nel tempo.

Se una persona che ha sottoscritto un abbonamento ai prezzi italiani dovesse per esempio trasferirsi in Germania o Gran Bretagna (paesi in cui le tariffe sono superiori), causerebbe un danno alle aziende nel caso in cui continuasse a fruire del servizio.

Come tutelare l’azienda e il cliente?

Per evitare che ciò avvenga, pare che le società potranno effettuare controlli sugli indirizzi IP. Questo passaggio è tuttavia delicato e necessita di essere regolamentato nel modo più chiaro e corretto per evitare che venga leso il diritto alla privacy dell’utente.

Se le aziende possono sapere dove ci si trova in qualsiasi momento e possono venire a conoscenza di dati personali, si pone ovviamente il problema della tutela del cliente. C’è comunque da credere che anche questo scoglio verrà superato.

L’accordo deve ancora essere formalmente approvato dalla Commissione affari giuridici dell’Europarlamento, dall’assemblea e dal Consiglio Ue, ma ci sono tutti i segnali per poter sperare che presto sarà possibile seguire le gare di calcio, formula uno, moto gp e le serie tv anche quando ci si trova in vacanza.

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti