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Dal ghiacciaio emerge un cappello alpino della 1° Guerra Mondiale

Il ghiacciaio dello Zebrù ha restituito un cimelio bellico che risalirebbe al 1916.

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In questi scampoli di stagione estiva in molti si regalano un’ultima escursione ad alta quota sfruttando le belle giornate che restano. Come molti alpinisti sanno, infatti, la fine di agosto e il mese di settembre sono tra i periodi migliori per vivere la montagna. E proprio in una di queste uscite il signor Bernd Fehrle, originario di Stoccarda, ha fatto una scoperta accolta dalla comunità degli alpini e sul web con grande entusiasmo e un pizzico di commozione.

La storia è stata raccontata, tra le altre, anche dalla Pagina Facebook del Rifugio Quinto Alpini che ha pubblicato un lungo post per testimoniare l’avvenimento. “Vi portiamo indietro nel tempo”, si legge nella prima riga. E, in effetti, dobbiamo riavvolgere il nastro fino alla Prima Guerra Mondiale: a tanto risale il cappello di un alpino che il signor Fehrle ha recuperato dal ghiacciaio dello Zebrù.

Lo scioglimento del ghiaccio, infatti, ha fatto emergere sulla superficie questo prezioso cimelio che dovrebbe risalire al 1916, oltre un secolo fa. Il cappello del 5° Reggimento degli Alpini è stato ritrovato integro, con tanto di fregio, e donato al Rifugio. “È stato emozionante per tutti”, continua il post Facebook che entra quindi nel dettaglio della storia.

“Questo rifugio – prosegue – fu costruito nel 1884 ad opera del CAI Milano con il nome di Capanna Milano e durante la Grande Guerra divenne base militare per la difesa della Valle Zebrù. Ripristinata nel 1919-21, venne intitolata al Reggimento Quinto Alpini nel ricordo di tutti gli alpini caduti su questo fronte. Probabilmente questo cappello [è] lì dal 1916, viste le date di presenza del Reggimento sul posto”.

“Il Signor Bernd Fehrle non ha esitato nemmeno un attimo a donare il prezioso Cappello al Rifugio Quinto Alpini, dove ha trovato, nella nutrita bacheca di reperti, la compagnia di un Cappello identico ritrovato anni fa […] Un gesto Nobile che va applaudito. Per un Alpino, un gesto impagabile”, conclude il post.

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