Con l’estate alle porte, l’impegno per perdere qualche chiletto di troppo della stagione invernale diventa sempre più pressante. Così, sia la dieta sia gli allentamenti si fanno via via più restrittivi per vedere i risultati nel minor tempo possibile. E le attenzioni a tavola riguardano sia gli alimenti da consumare (o, meglio, quelli assolutamente da evitare) sia le bevande che possono sostenere il processo di dimagrimento.

Secondo gli studi della nutrizionista e dietista Rachel Clarkson, infatti, ci sono alcuni drink comuni che aiutano a perdere peso. Altri, invece, che si pensa possano essere innocui o addirittura benefici, sono invece di ostacolo alla dieta. Come l’esperta ha evidenziato, la perdita di chili sulla bilancia avviene nel momento in cui il nostro corpo raggiunge un deficit di calorie. È in quel momento, infatti, che l’organismo comincia ad attingere alle riserve energetiche.

Un regime alimentare sano e una regolare attività fisica sono gli strumenti principali per attivare questo processo. E veniamo alle bevande che possono essere assunte ma che devono essere sempre ben calibrate. È fondamentale, infatti, considerare l’apporto calorico di ogni drink in aggiunta agli alimenti; un eccesso, dunque, può rallentare il dimagrimento. Clarkson parla, in particolare, di succhi di frutta, frullati (compresi quelli proteici) e bevande dietetiche.

I succhi di frutta, per esempio, hanno un elevatissimo contenuto in zuccheri quindi è preferibile sostituirli con un frullato che contiene meno calorie. Le fibre della frutta, poi, rallentano il rilascio dello zucchero nel sangue. Come si diceva, però, occorre calibrare bene le quantità e accompagnare il frullato con una porzione di frutta o cibi con grassi sani (per esempio, le noci), evitando invece calorie aggiuntive.

Attenzione, invece, ai frullati proteici, per i quali occorre scegliere una fonte proteica di buona qualità e senza zuccheri aggiunti. Infine, Clarkson mette in guardia dalle cosiddette bevande dietetiche che contengono dolcificanti artificiali: possono danneggiare l’intestino anche a lungo termine.