Dire grazie fa stare bene: oggi è la giornata mondiale della gratitudine

Il 21 settembre è il "World Gratitude Day". Essere grati per tutto ciò che abbiamo è un elisir per vivere bene e in salute. #lodicelascienza

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Quante volte, di fronte alle disgrazie che accadono intorno a noi pensiamo a quanto cose belle abbiamo e spesso dimentichiamo? Salvo poi scordarsene il giorno successivo, nuovamente focalizzati sulle cose negative, piuttosto che su quelle positive.

C’è un aforisma che recita: “Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce“. Ognuno di noi, spesso frastornato dal fragore di quell’unico albero, scorda tutti quelli che stanno crescendo sani.

Anche per questo, nel 1965, alle Hawaii è stato istituito il World gratitude day, celebrato il 21 settembre. Per avere un giorno preciso in cui esprimere ufficialmente gratitudine per tutte le meravigliose cose che ci circondano.

Intento dei fondatori di questo giorno della gratitudine era che ciascuno di noi, un giorno all’anno, si fermasse a riflettere e prendesse consapevolezza delle cose belle che abbiamo intorno e degli aspetti positivi della propria vita. Tutto quello che per mancanza di tempo o disabitudine alla riflessione, finiamo per trascurare.

Tra l’altro i neuropsichiatri sostengono che la gratitudine migliora la qualità della vita e la salute. Si tratta di un atteggiamento, di una predisposizione mentale, che cambia il modo di affrontare la giornata e la vita in generale e ha ripercussioni positive sul nostro benessere.

Ci sono alcune piccole regole che andrebbero rispettate per “allenarsi” a questa nuova visione della vita.

1. Fare un elenco delle cose percui sentirsi grati: famiglia, lavoro, gratificazioni personali.
2. Affrontare la quotidianità dando risalto alle cose positive piuttosto che agli imprevisti quotidiani.
3. Focalizzarsi su se stessi, fermandosi a riflettere nel corso della giornata sulle cose che ci hanno fatto sorridere e stare bene.
4. Lasciare spazio alle emozioni. Abbassare le barriere, lasciare che i sentimenti abbiano la meglio sulla razionalità.
5. “Hic et nunc”. Focalizzarsi sul presente è l’unica maniera per esistere davvero. Non pensare sempre al domani, a quel che sarà. Godersi l’attimo, l’immediato, assaporandolo  fino in fondo e dando al precedenza a ciò che ci lega alla vita. Questo ci aiuterà a diventare resilienti, ossia a superare i traumi senza “romperci”.

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