Roma, 31 gen. (askanews) – Il tasso di disoccupazione a dicembre è rimasto stabile rispetto al mese precdente al 12,0%. E’ quanto rende noto l’Istat che stima un aumento su base mensile dei senza lavoro dello +0,3%, pari a +9mila unità.
“La crescita – sottolinea l’Istituto di statistica – è attribuibile alla componente femminile a fronte di un calo per quella maschile e si distribuisce tra le diverse classi di età ad eccezione dei 25-34enni”.
Stabili gli occupati come risultato di un aumento per la componente maschile e di un equivalente calo per quella femminile. Aumentano gli occupati di 25-34 anni, mentre calano gli over 35. A crescere, in questo mese, è l’occupazione dipendente a termine, mentre calano gli indipendenti.
Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni a dicembre sono scesi dello 0,1% (15 mila in meno). Il calo interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età ad eccezione degli ultracinquantenni. Il tasso di inattività è stabile al 34,8%.
Nello stesso periodo il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è salito di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente al 40,1%.
Dal calcolo del tasso di disoccupazione, ricorda l’Istituto, sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi.
“L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età – sottolinea l’istat – è pari al 10,9% (cioè poco più di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza risulta in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a novembre”. Il tasso di occupazione dei 15-24enni rimane stabile, mentre quello di inattività cala di 0,1 punti.
In questo scenario, il numero degli occupati è aumentato di 242mila unità come risultati di un aumento di 266 mila lavoratori dipendenti a fronte di un calo di 24mila unità tra gli autonomi. Tra i dipendenti aumentano di 111.000 unità quelli a tempo indeterminato e di 155mila unità quelli a tempo determinato.
L’aumento dell’occupazione riguarda però soprattutto gli over 50. Nelle classi tra i 15 e i 49 anni, infatti, complessivamente il numero degli occupati si è ridotto di 168mila unità nel 2016 (-149mila solo nella classe tra 39 e 49 anni) mentre tra gli ultracinquantenni gli occupati sono aumentati di 410mila unità.