Droni sempre più smart: autopilota e 'stalking' automatico

Il mercato presenta droni in grado di gestirsi autonomamente. Le nuove tecnologie di cui sono dotati li rendono ancora più smart e li candidano a numerose possibilità di impiego

8 Marzo 2016
Fonte: flickr

A sentir parlare di droni, si potrebbe storcere il naso, pensando a dei semplici giocattoli, simili a elicotteri. Le nuove tecnologie, hanno permesso di sviluppare droni capaci di raggiungere alte velocità, altezze improbabili per un giocattolo e manovrabilità anche ad alcune centinaia di metri. Queste caratteristiche possono sorprendere, ma sono nulla rispetto a quelle, che fanno dei nuovi droni velivoli sempre più smart. Negli ultimi modelli immessi sul mercato, sono state implementate delle tecnologie molto interessanti.

Innanzitutto, i nuovi modelli sono in grado di individuare un ostacolo durante il volo. Questo è possibile grazie a due occhi posti sul davanti, che permettono di creare una mappa tridimensionale di ciò che hanno davanti, ed evitare così eventuali oggetti in linea di collisione. Magari vi state chiedendo a che scopo dotare di una tale tecnologia, un mezzo radiocomandato? Questi aeromodelli possono essere pilotati da remoto associando un tablet o uno smartphone al radiocomando, consentono così di seguire le evoluzioni del mezzo in tempo reale e in soggettiva.

Utilizzando l’applicazione nativa di questa famiglia di droni, è possibile impostare l’autopilota e ordinare al velivolo di seguire autonomamente un oggetto o una persona in movimento. A questo punto ecco che la possibilità di individuare ed evitare autonomamente un ostacolo, diventa una caratteristica molto importante per questi mezzi. Immaginate i molteplici campi d’ impiego per questi droni. Osservando le immagini, potete chiedere al drone di seguire come un’ombra, le evoluzioni di un surfista alle prese con un’onda, oppure potete chiedergli di filmarvi durante una corsa in bicicletta.

Non solo il tempo libero e lo sport possono beneficiarne. Pensate alla videosorveglianza del territorio da parte delle forze dell’ordine, semplicemente evidenziando a video un soggetto, un operatore di polizia potrebbe chiedere al drone di seguirne i movimenti, senza il rischio di essere notato. C’è da dire che i droni sono dotati di un’autonomia limitata, infatti, non arrivano ancora alla mezz’ora di volo. Può sembrare un tempo molto scarso, ma per una categoria che grazie al continuo sviluppo, diventa sempre più smart, potrebbe non essere un problema. Se poi, la batteria sta per scaricarsi e il drone non rientra da solo, si può sempre agire manualmente e ordinargli il rientro alla base.

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