L’Earth Hour quest’anno si tiene il 19 marzo, ed è un’iniziativa ad opera dal WWF per promuovere la sensibilizzazione pubblica in merito ai cambiamenti climatici. Questa mobilitazione ambientalista coinvolge l’intero globo e consiste nello spegnere simbolicamente le luci nelle città di tutto il mondo per un’ora, dalle 20.30 alle 21.30.
Nonostante la diffusione delle auto elettriche e altri progetti per la difesa dell’ambiente, ci sono ancora gravi rischi che coinvolgono il clima.
Secondo alcune ricerche, nei prossimi 10 anni il riscaldamento globale potrebbe continuare a peggiorare, alzando la temperatura media mondiale di oltre 5 gradi. Ciò porterebbe a gravi conseguenze sull’ambiente, a partire dallo scioglimento dei ghiacci: tale fenomeno, infatti, causerebbe una grave reazione a catena. Se ciò dovesse accadere, ci sarebbe un’inevitabile innalzamento del livello dei mari e molti animali che vivono tra i ghiacciai finirebbero per perdere la loro casa e, quindi, si estinguerebbero.
La corrente nord atlantica, inoltre, verrebbe rallentata, portando a un notevole aumento degli uragani e alla diffusione di gravi malattie come la malaria. Dunque, il riscaldamento globale rappresenta una reale minaccia.
Sebbene lo spegnimento delle luci non possa contribuire molto alla stabilizzazione del clima, partecipare è molto importante: la forza dell’informazione è l’arma più potente che si possa avere a disposizione. Basti pensare che, nel 2007, l’iniziativa si è svolta per la prima volta soltanto a Sydney (Australia) e, nel 2009, è stata estesa ad altre 88 nazioni, poi raddoppiate nel 2014.
Nel corso di questi anni, aziende e paesi interi hanno iniziato a mobilitarsi concretamente con alcuni progetti importanti come le auto elettriche, le giornate delle targhe alterne, la diffusione dei pannelli solari e le proteste contro le deforestazioni.
Durante l’Earth Hour, in giro per il mondo vengono organizzate dal WWF grandi cene a lume di candela, vegetariane o vegane, a cui tutti possono partecipare tramite prenotazione. In alternativa, quest’attività si può intraprendere anche a casa propria, magari davanti a uno dei numerosi documentari dedicati all’ambiente proposti in televisione. Un piccolo gesto da parte di ogni individuo, può segnare l’inizio di un grande cambiamento.