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Ecco perché si è sempre in ritardo al lavoro, lo dice la scienza

Essere in ritardo al lavoro può essere un sintomo di forte disagio psicologico

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Essere in ritardo al lavoro non è una bella esperienza da vivere.
Talvolta ci si chiede com’è possibile che non si riesca ad arrivare in orario, se la sera prima ci si è organizzati per raggiungere in tempo il posto di lavoro prendendo delle piccole accortezze, come impostare correttamente la sveglia e l’orologio , posizionare i propri vestiti su di una sedia in modo da vestirsi più veloce il giorno dopo e magari interrompendo la propria serie preferita, per andare a dormire presto.

Arrivare in ufficio molto tempo dopo l’inizio del turno lavorativo non è solo una questione di pigrizia ma ha una spiegazione scientifica, che ha fornito la dottoressa Julie Jarett Marcus, la quale sostiene che è tutta colpa della “Power Dynamic”.
La dottoressa ha avuto modo di studiare in maniera approfondita il caso, aiutando una sua paziente che lamentava alcuni aspetti del suo lavoro umilianti, come il suo rapporto con il capo eccessivamente autoritario.
La paziente avrebbe voluto esercitare il suo controllo sul tempo, arrivando in orario in ufficio , ma il suo subconscio glielo impediva.

Essere ritardatari esprime un forte disagio interiore, soprattutto nella sfera dei rapporti interpersonali. Infatti l’unico modo per guarire la paziente è stato farle capire che non doveva vedere il suo capo come un parente esigente da soddisfare e rendersi conto che noi siamo individui liberi e indipendenti, che non devono sottostare a nessuno.
Il ritardo era il frutto di due elementi che lavoravano nell’inconscio della paziente, ovvero la necessità di essere accettata e lodata dal capo, che era visto come una figura paterna e quello di sfuggirgli per essere libera e indipendente.

La dottoressa Marcus suggerisce un piccolo esperimento da condurre per testare se la natura del nostro ritardo sia imputabile a un disagio di tipo sociale. Si dovrà scegliere un giorno della settimana e prendere più appuntamenti, a cui si dovrà arrivare cinque minuti prima dell’orario stabilito, per poi testare i nostri sentimenti. Spesso si proverà una sensazione di benessere generale, che ci spronerà a non essere più in ritardo. Essere puntuali ci servirà per incanalare le nostre energie totalmente sulle attività che stiamo svolgendo e non usarle per piangersi addosso o demoralizzarsi pensando che non si è adatti alla mansione che si sta svolgendo.
Essere ritardatari non piace a nessuno ed è molto controproducente, per questo dobbiamo lavorare su noi stessi, aumentando la nostra autostima e se è necessario contattando uno specialista che potrà aiutarci a fare chiarezza in noi stessi.

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