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“Emis Killa incita al femminicidio”. È bufera sui social

Il nuovo singolo di Emis Killa ha scatenato un’accesa polemica sui social fra chi lo difende e chi lo accusa di istigare al femminicidio

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Emis Killa è finito al centro di una feroce polemica dopo l’uscita del suo ultimo singolo “3 messaggi in segreteria…” che secondo molti istigherebbe al femminicidio. La canzone infatti racconta la storia di uno stalker innamorato di una donna che non lo vuole più vedere, ma che lui continua a perseguitare.

Lo che sei in casa però non rispondi/ Finestre chiuse tu lì che mi ascolti/ Io con le idee confuse, tu che confondi /Tutte le mie scuse per stalking” recita il brano di Emis KillaIeri era il mio compleanno lo sanno anche i muri/ Io ti aspettavo, tu nemmeno mi hai fatto gli auguri/ Eri stata avvertita, ricordi quegli scleri/ Io te l’avevo detto vengono i problemi seri/ E ora hai paura perché tutti quei brutti pensieri/ Da qualche giorno hanno iniziato a diventare veri“. E infine: “Lo so sono egoista, un bastardo, ma preferisco saperti morta che con un altro”.

Le parole della canzone non sono piaciute a molti e hanno scatenato una vera e propria bufera sui social, dove Emis Killa è stato criticato e accusato di esaltare il femminicidio e la violenza sulle donne. Il rapper non è rimasto in silenzio e si è difeso con un lungo post su Facebook, in cui ha spiegato le sue ragioni e il vero significato del brano. “In questa canzone racconto di un ragazzo che perde la testa per la ex fidanzata e decide di ammazzarla. Lo racconto dal punto di vista, malato, di chi ammazza. È il mio modo per sensibilizzare e denunciare il femminicidio” ha spiegato “Ho scelto un metodo brusco, diretto, cattivo, e soprattutto in prima persona, perché so che è il più efficace e mi appartiene, e infatti si sta alzando un polverone, che è quello che mi aspettavo, per poter porre l’attenzione su uno degli aspetti più brutti di questa società“.

L’intento di Emis Killa, insomma, sarebbe educativo e vorrebbe porre l’attenzione su un tema di cui molti giovani ignorano l’importanza. “Spero che un brano così forte spinga soprattutto i più giovani e chi ignora questi fatti a farsi due domande e a non ignorarli”. Infine il rapper ha concluso dicendo: “Non temo che qualcuno pensi ad emulare il personaggio che interpreto, sarebbe come temere che chi legge gialli poi diventasse un serial killer”. Nel frattempo la polemica non si placa.

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