Sono ormai entrate nel linguaggio comune, le emoji. Non solo su WhatsApp, o sui social network: simboli e faccine sono stati sdoganati persino nel mondo delle e-mail. Del resto, se scrivendo non è sempre facile far intendere all’interlocutore il tono delle nostre frasi, con le emoji è tutto più facile. Ironie e ammiccamenti, risate fragorose e lacrime sincere: con quelle faccine colorate si possono esprimere emozioni, dichiarare sentimenti, far nascere sorrisi. E la paura di non essere capiti è decisamente inferiore.
Fra poco, il repertorio delle emoji a cui attingere si amplierà. Nel corso del 2018, ben 157 nuovi simboli compariranno sui nostri device. Li ha approvati l’Unicode Consortium, il consorzio responsabile della scelta di nuove emoji, scovate su numerose piattaforme con un lavoro lungo intere settimane. Tra le novità, omini coi capelli ricci e rossi, la bandiera dei pirati e un bastone da lacrosse (sport simile all’hockey). Si amplia anche lo zoo digitale, con l’ingresso di pavone, lama, ippopotamo, canguro, mosca, tasso, pappagallo, persino di un microbo. E poi ci sono i nuovi cibi: il bagel, il mango, la foglia di insalata, mooncake e pancake. Un universo di oggetti di ogni tipo – che spazia dalla spilla da balia al gomitolo, dalla spugna al sapone, dal rotolo di carta igienica alla spagnoletta – che, sommandosi alle nuove tonalità di carnagione presto disponibili (probabilmente a partire dalla nuova primavera), fa salire il numero totale di emoji esistenti a 2.823.
Ma quali sono state, nel 2017, le emoji più usate? Forse con poca sorpresa, ad avere più successo sono le faccine facili da interpretare. Secondo un’indagine condotta da Apple, al primo posto ci sarebbe l’emoji con le lacrime di gioia. Seguono il cuore rosso, e la faccina che piange a dirotto. E poi quella che manda il bacio a forma di cuoricino, quella che alza gli occhi al cielo, il teschio (senza ossa) e la faccina sorridente con le guance rosse. Infine, la faccina stanca stanca e poi quella che pensa. Perché in fondo a questo, servono le emoji: a esprimere uno stato d’animo, meglio di quanto le parole non possano fare.