Equinozio di primavera 2024, non sarà il 21 marzo: cambia la data

Sapete che nel 2023 l'equinozio di primavera non cadrà il 21 marzo? E non si tratta neppure di una novità. Scopriamo il perché

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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La bella stagione si avvicina. E con essa l’atteso equinozio di primavera, segnando l’inizio ufficiale della stagione più amata da molti. Quest’anno, il 20 marzo 2024, alle 4:06 del mattino. In questo momento preciso, il Sole sarà perpendicolare all’equatore terrestre, sorgendo quasi esattamente a est e tramonterà a ovest. Il mondo accoglierà il momento in cui giorno e notte si equivalgono, aprendo le porte alla primavera nell’emisfero settentrionale.

Ma cosa significa esattamente l’equinozio di primavera e perché cade in questo preciso momento? Per rispondere a queste domande, dobbiamo prima comprendere il concetto astronomico che sta dietro a questo evento. L’equinozio di primavera è quel momento in cui la durata del giorno è uguale a quella della notte. Si tratta di un fenomeno che si verifica ogni anno tra il 19 e il 21 marzo, segnando la transizione dall’inverno alla primavera nell’emisfero settentrionale.

Quest’anno, il 20 marzo è la data designata per questo importante avvenimento. Molti lo attendono con ansia, poiché simboleggia il risveglio della natura, con gemme sugli alberi e un aumento della luce solare. Dopo questa data, guadagneremo progressivamente circa 4 minuti di sole in più al giorno fino al 20 giugno, quando celebreremo il solstizio d’estate.

È importante sottolineare che l’equinozio di primavera non è solo un evento astronomico, ma anche un punto di riferimento nel calendario gregoriano. Segna infatti il primo giorno di primavera, portando con sé la promessa di giornate più lunghe e temperature più miti. Tuttavia, mentre nell’emisfero settentrionale ci prepariamo al rinnovamento della natura, nell’emisfero meridionale questo evento segna l’inizio dell’autunno.

Lo scorso anno, l’equinozio di primavera è avvenuto il 20 marzo, ma più tardi, alle 22:24 (ora francese). Nel 2007, invece, è caduto il 21 marzo, come nel 2003. Queste variazioni di data e ora possono essere spiegate dal nostro calendario gregoriano. Nonostante un anno gregoriano abbia 365 giorni, la Terra impiega effettivamente 365 giorni, 5 ore e 48 minuti per completare una rivoluzione attorno al Sole.

Per compensare questa differenza temporale, ogni quattro anni aggiungiamo un giorno in più, rendendo quell’anno bisestile. Questa correzione influenza le date e gli orari degli equinozi. Nel 2024, febbraio ha come sappiamo, 29 giorni, rispetto ai 28 soliti.

È importante notare che il prossimo equinozio di primavera previsto per il 21 marzo sarà nel 2102, mentre quello fissato per il 19 marzo è atteso per il 2044, seguendo il calendario stabilito dall’IMCCE.

Da segnalare che quest’anno l’equinozio di primavera sarà seguito, pochi giorni dopo, dal passaggio all’ora legale. Le giornate si allungano e le notti si accorciano: è evidente che presto si passerà all’ora legale. Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2024, perderemo un’ora di sonno e sposteremo gli orologi in avanti di un’ora.

Durante l’equinozio di primavera, la durata del giorno e della notte è approssimativamente uguale, poiché il Sole si trova esattamente sopra l’equatore terrestre, causando un’allineamento tra la Terra e il Sole. Questo fenomeno segna l’inizio della primavera nell’emisfero settentrionale, mentre nell’emisfero meridionale segna l’inizio dell’autunno. L’equinozio di primavera è un momento di transizione in cui la natura si prepara al risveglio dopo i mesi invernali, con giornate più lunghe e temperature più miti che gradualmente si fanno strada.

 

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