Quando arriva un bambino all’interno di una coppia, cambiano inevitabilmente i ritmi di vita ma soprattutto i neogenitori vengono molto spesso rapiti da ansie – a dire il vero piuttosto comuni e condivise – su una serie di aspetti del piccolo appena venuto al mondo.
Uno dei crucci più delicati è certamente l’alimentazione: al di là della scelta della madre di allattare o meno, intorno ai 6 mesi si inizia a svezzare il neonato proponendogli cibi un po’ più consistenti del latte e la paura di sbagliare ma anche i giudizi degli altri spesso non ci fanno vivere bene questa nuova fase.
L’errore è sempre dietro l’angolo, ma rimediare non è difficile e soprattutto il bambino ci aiuterà sempre a farci capire se siamo sulla strada giusta o dobbiamo correggere il tiro.
Chi decide di preparare la pappa fatta in casa piuttosto che affidarsi agli omogeneizzati, talvolta non si regola con le quantità di cibo: anche se nostro figlio è un gran mangione, agli inizi dello svezzamento gli basteranno pochi cucchiai del cibo nuovo che vorrà assaggiare con curiosità. In questa fase non c’è quindi bisogno di riempire le scodelle fino all’orlo, anche perché il bambino continuerà a nutrirsi con il latte.
Importante poi regolarsi bene con i liquidi: certe volte prepariamo pappe poco dense che mettono in difficoltà il neonato. Piuttosto che buttare tutto, esistono degli addensanti naturali per far rapprendere le pietanze: ottima la crema di cereali, ma anche lo yogurt, la purea di banane o il purè di lenticchie.
Fondamentale per i grandi, e dunque ancor di più per i piccini, è lavare sempre e in modo molto accurato frutta e verdura fresche per eliminare sporcizia e batteri nocivi. E sempre per un fatto di igiene, ricordiamoci sempre che quando abbiamo un bambino di pochi mesi, le sue difese immunitarie si stanno ancora formando: dunque è bene lavarsi molto spesso le mani prima di maneggiare del cibo.
Attenzione infine a conservare le pappe nel modo corretto, sterilizzare gli strumenti utilizzati per preparare e cuocere, controllare sempre la data di scadenza e ovviamente attenzione ai vari tagli del cibo: per ogni fase di crescita ce n’è uno specifico al fine di evitare che il neonato abbia problemi nella deglutizione.
