Esistono cinque "zone blu": se vivi qui vivrai fino a 100 anni

Sparse per il mondo esistono cinque zone blu dove il tasso di longevità supera i 100 anni: scoperti gli elementi salienti dell’elisir di lunga vita

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Avete mai sentito parlare delle “zone blu”? Non ci riferiamo alle aree balneari con l’acqua più incontaminata, ma ad alcuni paesi – cinque per l’esattezza – in cui gli abitanti superano tranquillamente i 90 anni, sfiorano i 100 e per giunta in salute.

I paradisi terrestri di cui parliamo si trovano in Italia, Grecia, California, Giappone e Costa Rica e un giornalista del National Geographic, Dan Buettner, ha indagato sugli elementi in comune di queste aree geografiche distanti tra di loro dopo che il termine è stato coniato dai demografi europei Michel Poulain e Gianni Peis intorno agli anni 2000.

In Sardegna gli abitanti dell’Ogliastra, prediligono uno stile di vita sano fatto di movimento, dieta basata su alimenti semplici, provenienti dall’orto e poco lavorati (Cos’hanno di speciale i denti dei sardi? Ecco perché vivono tanto a lungo); in Grecia c’è un’isoletta del Mar Egeo, Icaria, dove una persona su tre ha più di 90 anni e le principali attività che svolgono sono dormire, mangiare bene (per lo più olio di oliva, tè e latte di capra), pregare o meditare e stare in compagnia.

In Giappone, nell’isola di Okinawa risiedono più di 140 donne che superano i 90 anni: il merito va senza dubbio ad una alimentazione povera di grassi – si predilige il riso, il tè verde, il pesce e la soia – e ad abitudini sane praticate a ritmi sostenibili.

E ancora a pochi passi da Los Angeles troviamo Loma Linda dove è stato rilevato che gli abitanti hanno una aspettativa maggiore di 10 anni rispetto al Nord America: anche in questo caso si ha l’abitudine di mangiare sano, andare a letto presto, dormire bene e condividere le piccole gioie della vita con la comunità.

Infine menzioniamo tra le cinque zone blu Nicoya, una penisola del Costa Rica, dove si producono e si consumano cereali, molta frutta e si dà spazio al riposo psico-fisico.

Se la genetica non è rilevante, considerando che sono stati presi in considerazione caucasici, ispanici, neri e asiatici, il segreto della longevità consiste in almeno quattro fattori: dieta sana povera di grassi, conservanti e proteine, movimento regolare tutti i giorni inteso non come obbligo di bruciare calorie ma come semplice attività da praticare senza stress, una buona dose di riposo e una rete di connessioni sociali (più facile da creare nei piccoli villaggi piuttosto che nelle grandi metropoli) che contribuisce a far sentire l’individuo sostenuto in caso di necessità, parte di una comunità in cui si condividono interessi e attività.

Ricordiamo infatti che non solo la dieta e l’esercizio fisico sono alla base del nostro benessere: la solitudine aumenta la depressione e comporta l’incremento di malattie come la demenza, al contrario avere amici su cui contare e con cui trascorrere le giornate migliora il nostro equilibrio psico-fisico.

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