Espresso, l'osservatorio che cerca la vita su altri pianeti

Si chiama Espresso l'osservatorio in Cile che cerca forme di vita su altri pianeti nell'Universo

14 Febbraio 2018

Si chiama Espresso l’osservatorio speciale realizzato in Cile che cerca la vita sugli altri pianeti. Si tratta di uno degli strumenti più potenti mai utilizzati, in grado di analizzare anche i cambiamenti più microscopici di una stella e dei pianeti extrasolari.

Espresso è stato installato sul VLT dell’ESO all’Osservatorio del Paranal in Cile. Il nuovo spettrografo echelle di terza generazione arriva dopo il successo di Harps dell’ESO, posizionato all’Osservatorio di La Silla. Mentre Harps ha una precisione di misura delle velocità di un metro per secondo, Espresso conta pochi centimetri al secondo.

“Questo successo è il risultato del lavoro di molte persone nel corso di una decina d’anni – ha spiegato il responsabile scientifico Francesco Pepe  -. Espresso non è semplicemente l’evoluzione dei nostri strumenti precedenti come Harps, ma, con la sua elevata risoluzione e una maggior precisione, è veramente rivoluzionario”.

“Diversamente dagli strumenti precedenti, può sfruttare l’intera capacità di raccolta del VLT – ha svelato il professore dell’Università di Ginevra, in Svizzera – può essere usato con tutti e quattro i telescopi principali (UT) del VLT contemporaneamente per simulare un telescopio da 16 metri di diametro. Espresso non avrà rivali per almeno un decennio e non vedo l’ora di trovare il nostro primo pianeta roccioso”.

Espresso è in grado di rilevare il minimo cambiamento nello spettro di una stella provocato dal movimento del pianeta che orbita intorno ad essa. Il metodo, denominato delle velocità radiali, ha consentito di scoprire moltissimi corpi celesti al di fuori del sistema solare, alcuni dei quali potrebbero ospitare la vita.

“Portare Espresso a questi traguardi è stato un successo – ha spiegato il professor Gaspare Lo Curto di ESO -, grazie ai contributi di un consorzio internazionale e di vari e diversi gruppi all’interno dell’ESO: ingegneri, astronomi e amministrazione. Non dovevano semplicemente installare lo spettrografo, ma anche il complesso apparato ottico che combina la luce dei quattro UT del VLT.”

Espresso ci consentirà di trovare gli extraterrestri? Di sicuro questo strumento aiuterà gli scienziati a studiare meglio l’Universo e a individuare pianeti in cui potrebbe essersi formata la vita e che sarebbe potenzialmente abitabili. Sino ad oggi ne sono stati trovati tanti, ma con risultati no sempre soddisfacenti. Con l’arrivo di Espresso la caccia continua.

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