Ex Juve: "Basta calcio, vado a fare il barman"

Appendere gli scarpini al chiodo per passare allo shaker: un ex difensore lo ha fatto davvero.

25 Novembre 2016

Sono diventate celebri, qualche anno fa, le dichiarazioni dell'ex attaccante brasiliano del Livorno, Paulinho, che confessò di voler smettere con il calcio per aprire un chiringuito sulle calde spiagge della sua patria. Ma non lo ha ancora fatto. Anzi, più che alla sabbia delle baie sudamericane si è abituato a quella desertica mediorientale, vista la sua militanza in Qatar nell'Al-Arabi Sports Club di Doha.

C'è invece un ex giocatore della Juventus che la strada del barman la sta percorrendo sul serio. Si tratta di Francesco Scardina e in realtà in bianconero non ha lasciato ricordi indelebili, anzi, nonostante la lunga militanza a livello giovanile: addirittura dal 1986 (quando aveva 5 anni) al 2001, senza mai esordire in Prima squadra.

Negli ultimi due anni di attività, dal 2013 al 2015, Scardina ha militato in Spagna, nell'Huesca. Ambientatosi bene in terra iberica, ha scelto di appendere gli scarpini al chiodo e ora, sembra assurdo, si diverte a creare cocktail nei bar di Siviglia, la città in cui martedì ha giocato proprio la sua ex Vecchia Signora.

"Da ragazzo ho studiato informatica, ma l’ufficio non fa per me – ha raccontato Scardina al Corriere della Sera –. Ho seguito un corso da bartender e mi sono buttato, ho bisogno di stare in mezzo alla gente. La gente pensa che i calciatori vivano di rendita, ma sono in pochi quelli che ci riescono. Certo, martedì scorso sono andato a vedere la Primavera, poi Siviglia-Juventus e un po' ho sofferto: il campo mi manca".

Ex difensore centrale, il 35enne ha parlato dei suoi trascorsi da calciatore: "Il mio mito era Paolo Montero e quando ero aggregato alla prima squadra della Juventus mi ha dato tanti consigli, con un'umiltà unica. Il mio padre sportivo però è Gian Piero Gasperini, che ho avuto come allenatore per dieci anni, prima nelle giovanili bianconere e poi a Crotone, dove abbiamo vinto il campionato, tornando in B. Al Chievo stavo ingranando in serie A, ma hanno esonerato Iachini e con Di Carlo poi ho giocato poco. In Spagna ho trovato un altro calcio: senza tensioni, con più tecnica. Certo al Camp Nou ne abbiamo presi 7 e meno male che non c'era Messi…".

Infine il sogno nel cassetto, proprio come il Paulinho di cui sopra, anche se non in Brasile: "Vorrei aprire un chiringuito sulla spiaggia. A Ibiza, quando giocavo, non ci sono mai andato, vorrà dire che ci andrò dietro al bancone, credo sia un record".

E a proposito di ex calciatori di serie A che si sono dedicati a un altro mestiere, recentemente uno ha scelto di fare il dentista…

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