Fa ritorno a casa dopo quattro anni su una nave abbandonata

Ha trascorso ben quattro anni da solo su una nave mercantile abbandonata: il marinaio Mohammed Aisha è finalmente tornato a casa.

28 Aprile 2021
Fonte: 123RF

Storia a lieto fine per Mohammed Aisha, marinaio che dopo ben quattro anni trascorsi su una nave mercantile abbandonata è riuscito finalmente a fare ritorno a casa. La vicenda ha quasi dell’incredibile, eppure l’uomo ha dovuto vivere lunghi mesi senza elettricità né acqua corrente e alle prese con insetti e roditori di ogni tipo. Non sarà facile dimenticare quei momenti, solo nel mezzo del golfo di Suez dove l’imbarcazione era stata costretta a fermarsi, bloccata per il mancato rispetto delle regole di sicurezza previste.

Così, a fronte dell’impossibilità di adeguamento, proprietari e armatori hanno lasciato la nave al suo destino e con essa anche Aisha che di quella barca era stato nominato dal tribunale guardiano legale. Per questo, il marinaio non ha potuto abbandonarla sino al 22 aprile 2021, giorno in cui Mohammed ha avuto la possibilità di tornare a una vita normale. A sbloccare la situazione ci ha pensato una federazione di sindacati che operano nel settore trasporti (Internationl Transport Workers’ Federation) che si è mobilitata appositamente.

Le trattative hanno permesso che venisse trovato un sostituito per la guardia legale del mercantile, in modo da liberare Aisha dopo mesi di ristrettezze lontano dagli affetti. Ma se pensate questa vicenda sia unica, o almeno rara, non è esattamente così. I dati forniti da un’agenzia delle Nazioni Unite, infatti, conta duecentocinquanta casi analoghi (fonte: ilpost.it), ovvero navi abbandonate con a bordo del personale.

Solo nel 2020 i casi sono stati ottantacinque, portando al raddoppio rispetto all’anno prima. La differenza rispetto al caso di Mohammed sta, dunque, solo nel fatto che la vicenda di quest’ultimo è salita agli onori della cronaca internazionale grazie alla BBC. Erano i giorni in cui la portacontainer Ever Given bloccava la circolazione nel Canale di Suez e centinaia di navi erano fermi in attesa di transitare. La speranza è quella che presto anche tutti gli altri marinai ancora anonimi possano tornare dalle loro famiglie.

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