Avere attenzione alla quantità di calorie che ogni giorno assumiamo deve essere una buona abitudine da mettere in pratica tutto l’anno. E non si tratta solo di una questione estetica ma di benessere e salute per l’intero organismo. Sovraccaricarci di nutrienti e di calorie in eccesso, infatti, incide sul peso forma, certo, ma soprattutto può aumentare i rischi di incorrere in patologie molto serie a carico di diversi apparati delicati come quello cardiovascolare.

Per esempio, i nutrizionisti mettono in guardia da una serie di alimenti – alcuni del tutto insospettabili – che contengono le cosiddette ‘calorie vuote’. Si tratta di un’espressione piuttosto curiosa per quanto, forse, troppo poco conosciuta che identifica sia alimenti solidi sia bevande che al di là dell’apporto energetico non forniscono altrettanti nutrienti. La conseguenza diretta del consumo di questi cibi è, di fatto, quella di far aumentare di peso senza che questo sia compensato almeno da un’adeguata quantità di proteine, vitamine, fibre o sali minerali preziosi per l’organismo.

I cibi con ‘calorie vuote’ sono generalmente ricchi di grassi e zuccheri semplici, che forniscono un elevato apporto di energia ma hanno basso valore nutritivo. Succede, quindi, che il loro consumo ci faccia sentire presto lo stimolo della fame invitando a mangiare altro e addirittura con maggiore frequenza. Tutta colpa degli zuccheri che fanno salire velocemente il livello della glicemia nel sangue salvo poi determinarne un calo drastico che richiede l’ingestione di altro cibo.

Meglio, quindi, tenersi alla larga da questa categoria alimentare che comprende alimenti processati come le fette biscottate che, insieme alla marmellata, accompagnano la prima colazione di milioni di persone. Ma sono cibi con ‘calorie vuote’ anche i succhi di frutta e le bibite zuccherate, i piatti carichi di burro e di margarina, le caramelle e le gomme da masticare, le patatine fritte e gli alcolici. Attenzione, quindi, a leggere sempre con cura l’etichetta.