Questi film stanno cambiando il nostro modo di vedere la storia

Film come "La favorita" e "Mary Queen of Scots" stanno rivoluzionando il nostro modo di vedere la storia: ecco perché

27 Gennaio 2019

Tra i grandi favoriti ai prossimi Oscar c’è “La favorita“, che come molti film recenti ha il merito di aver mostrato il lato meno noto della storia.

Il film di Yorgos Lanthimos parla infatti della presunta relazione tra la Regina Anna e Sarah, Duchessa di Marlborough. Un tema scottante, che prima di oggi nessuno aveva affrontato. I film storici, come “Braveheart” e lo stesso “Il Gladiatore” hanno riscosso negli anni grande successo, soprattutto per le appassionanti scene di battaglia e i duelli mozzafiato. La prospettiva, però, era sempre canonica e molto maschile. “La favorita”, invece, è un film figlio della nostra epoca: Lanthimos ha spiegato che stava lavorando da anni alla sceneggiatura, ma è riuscito a portarla in scena solo alla luce del recente interesse dimostrato da Hollywood per le figure femminili.

Un’importante conquista a cui hanno contribuito senza dubbio i movimenti #metoo e Time’s Up, grazie ai quali si è capita la centralità femminile anche in film storici. Non è un caso, infatti, che sia attualmente nelle sale anche “Mary Queen of Scots“, che racconta della rivalità tra le regine Maria ed Elisabetta, mostrando anche gli atteggiamenti sessisti con cui le due sovrane dovevano confrontarsi tutti i giorni. Un modo di guardare al passato che va decisamente a contrapporsi con quanto narrato nei libri di storia, in cui date e guerre per il potere sono al centro di tutto.

A ridisegnare la prospettiva della narrazione filmica è stato anche “Game of Thrones”: pur essendo un fantasy, le ambientazioni della serie sono ispirate al Medioevo, ma oltre a battaglie e duelli anche il sesso e la sessualità rivestono un ruolo estremamente importante. E, non a caso, anche in “Mary Queen of Scots” si parla della presunta bisessualità del marito della regina Maria.

L’ultimo elemento che rende queste pellicole rivoluzionarie nel loro genere è la scelta di usare attori di diverse razze ed etnie: troppo spesso, infatti, dimentichiamo che la storia non ha colore, ma a raccontarla sono soprattutto i bianchi, che hanno quindi sempre attribuito a se stessi un ruolo centrale anche laddove non ce l’avevano. E le cose possono cambiare anche grazie al cinema.

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