Fontana di Trevi: monetine da record. Ecco perché

12 Aprile 2017

Spalle alla celebre Fontana di Trevi, osannata dalla storia, dall’arte e dal cinema, monetina in mano e un lancio deciso. Chi è passato di qui, nel cuore della Roma più suggestiva e stendhaliana ha compiuto questo gesto ormai rituale senza riflettere forse sul contributo economico alla causa.

“Abbiamo trovato nell’acqua molte medagliette con l’immagine di Padre Pio, di Papa Francesco e della Vergine Maria. E poi fiches di plastica, due dentiere, braccialetti, chiavi, piccoli lucchetti e tantissimi occhiali da sole”, si legge nel report della Caritas, l’associazione a cui vengono destinati i proventi raccolti.

Il tesoro della fontana di Trevi, protagonista anche del film “Totò truffa ’62”, restano comunque gli spiccioli di tutto il mondo. Nel 2016 il ricavato è stato di un milione e quattrocentomila euro, con un aumento di oltre centomila euro rispetto al 2013. “Euro, dollari e yen giapponesi sono le monete più lanciate ma nell’ultimo anno c’è stato un notevole incremento di dollari australiani”.

L’obolo della fontana barocca viene destinata dalla Caritas, per il 27%, per finanziare l’Emporio della Solidarietà, il primo supermercato gratuito in Italia per le famiglie in difficoltà. Il 32% dei fondi, invece, viene impiegato per i servizi di inserimento sociale, l’otto per cento per le mense e il 31% per i servizi di accoglienza. “Dal bello di Roma nasce il bene – commenta monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas capitolina – Insieme alle sue bellezze la capitale del cattolicesimo riesce così ad esportare nel mondo la cultura della solidarietà”.

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