Il rischio di sviluppare una qualche forma di demenza o di degenerazione cognitiva può essere combattuto anche a tavola, l’importante è scegliere gli alimenti giusti. Essi non sono risolutivi, ma portano con sé un tasso minore di declino cognitivo.

Stando ai risultati di una nuova ricerca sviluppata dagli scienziati del Rush Medical Centre di Chicago, ad aiutare può bastare l’assunzione quotidiana di una tazza di tè a colazione, un bicchiere di vino a pranzo e una ciotola di verdura a cena. Una tripla addizione di 1+1 che può portare una serie di tantissimi benefici per il nostro organismo.

Lo studio ha infatti riscontrato che le persone che assumono maggiori quantità di cibi o bevande contenenti flavonoli antiossidanti hanno un tasso di declino cognitivo più lento rispetto a chi non segue questo tipo di dieta. I flavonoli antiossidanti sono infatti composti vegetali che hanno numerosi benefici per il corpo umano e questo sembra essere l’ennesimo. E sono presenti in grande quantità nel tè, nel vino rosso, nelle verdure e nella frutta.

Altri studi, precedenti a quello in questione, indicano che i flavonoli possono aiutare a proteggere le cellule cerebrali dai danni, tanto che è stato lo spunto che ha portato gli scienziati a concentrarsi sul loro potenziale ruolo nel rallentare il declino cognitivo. Nei risultati della ricerca l’impatto è addirittura del 32%, con numeri incoraggianti che dimostrano ancora una volta quanto uno stile di vita sano e una alimentazione corretta siano vitali per la salute umana.

Ovviamente, però, la dieta non è l’unico fattore ad avere un impatto sulla possibilità di sviluppare una qualche forma di declino cognitivo, che può essere dovuto anche ad altre cause come l’età, la predisposizione genetica, il fumo, altre patologie pregresse, sedentarietà ed ipertensione. Ad ogni modo, sapere che esiste un modo per combatterlo è già un grosso incoraggiamento. Non è una formula magica ma un consiglio prezioso.