Il periodo del Carnevale regala più di una leccornia con cui deliziarci il palato, e tra frittelle e frappe (o chiacchiere o bugie, a seconda della zona d’Italia prevale l’una o l’altra denominazione) è davvero difficile scegliere. Un po’ come dividersi fra il panettone e il pandoro. Tuttavia, mai come in questo caso, è bene fare attenzione a non cedere troppo ai peccati di gola per non rischiare di appesantire eccessivamente il girovita e vanificare l’impegno nel mantenere il peso forma. I consigli dei nutrizionisti, quindi, sono più che mai preziosi e forniscono alcune indicazioni di cui tenere conto.

Parlando nello specifico delle frappe, per esempio, si tratta di dolci particolarmente calorici che si possono trovare già pronti sia nella versione ‘fritta’ sia ‘al forno’. Proprio queste ultime sono erroneamente ritenute più leggere delle loro sorelle preparate nell’olio ma la realtà è ben diversa. Forse pochi sanno, infatti, che anche le frappe confezionate al forno vengono ugualmente sottoposte alla fase di frittura. Prima di essere infornate, infatti, tutte le chiacchiere sono fritte e solo in un passaggio successivo subentra il forno, che regala una croccantezza quasi da biscotto.

Il risultato? Un sapore leggermente diverso al palato ma un contenuto calorico sostanzialmente identico. Per averne la conferma basta una rapida lettura dell’etichetta, dove è esplicitata la doppia lavorazione e riportata la dicitura “prodotto dolciario fritto e passato al forno” (todady.it). A questo punto la domanda non può che riguardare proprio le calorie che le frappe forniscono. Ecco il confronto.

I dati di Altroconsumo, che ha messo a confronto le frappe già pronte di diversi produttori, non esistono particolari differenze nelle ricette delle diverse aziende. I valori che l’associazione riporta sono, dunque, indicativi e confermano scarti minimi tra le chiacchiere fritte e quelle al forno. Per 40 grammi di dolce (circa quattro pezzi) il corpo assume 210 Kcal. La versione al forno ha solo qualche caloria in meno. Non c’è, dunque, da illudersi di peccare di meno se scegliamo la versione al forno. Purtroppo.