La frontiera fra Messico e Usa diventa un campo da tennis. Protagonisti due giocatori di tennis impegnati nel social, che hanno scelto di disputare una partita con metà campo negli Stati Uniti e metà in Messico. Il campo è stato realizzato nei pressi del fiume Tijuana e l’evento è stato immortalato dal regista Klaus Thymann, che per l’occasione ha realizzato un documentario.
L’obiettivo? Mostrare come lo sport riesca ad abbattere ogni barriera e a superare qualsiasi confine. “Il mondo di oggi è pieno di conflitti e rivalità che portano a tensione e frustrazioni – hanno spiegato i protagonisti del video -, costruendo muri che separano gli uni e gli altri. Ma la rivalità può anche essere qualcosa di buono in fondo, un rivale spinge a giocare meglio e tira fuori il meglio di noi”.
Lo spot fa parte di un progetto appoggiato dal marchio Borg e denominato “Borg Open”. In una partita di tennis, in media, ogni giocatore attraversa per 13 volte il campo, in questo match però non è stato possibile, visto che Argote e Clemente, i due sportivi, non potevano superare il confine fra Usa e Messico.
Il video arriva dopo che Donald Trump ha confermato ancora una volta la volontà di costruire un gigantesco muro per dividere i due stati, scatenando proteste e dibattiti sul tema dell’accoglienza e dell’immigrazione. Il messaggio del filmato è molto chiaro. “Come legale rappresentante, posso dirvi che tutto questo è stato molto frustrante – spiega una voce fuori campo all’inizio della clip -. Siamo entrati in un muro di mattoni cercando di ottenere un permesso. Il mio consiglio, per voi e per il vostro seguito, è di stare molto attenti nei pressi del confine. In questo momento le pattuglie di confine sono molto aggressive. Visto il clima politico, potrebbe anche esserci la possibilità di arresti o denunce”.