Grave lutto per la motonautica italiana, la Formula 1 del mare. Massimo Rossi, campione del mondo di motonautica nelle classi 250 e 350, è morto in seguito ad un tragico incidente avvenuto in gara in Germania. A dare la notizia è stato il presidente della Federmotonautica, Vincenzo Iaconanni, che ha accusato la sicurezza del circuito: "L'incidente è avvenuto su un circuito pericolosissimo, con le nostre regole lì non si sarebbe mai corso".
Rossi correva con la licenza tedesca perché lavorava in Germania. "La manifestazione nella quale è avvenuto l'incidente si chiama Traben Trabach, e si svolge in un circuito la cui larghezza è pari a meno della metà del minimo consentito in Italia. Abbiamo protestato mille volte per la pericolosità di quella gara, ma nessuno ci ha mai ascoltato", è l'accusa di Iaconanni.
"Ci sono dei circuiti dove non si dovrebbe mai correre e sono tutti all'estero. In Italia siamo all'avanguardia per la sicurezza, purtroppo quando i nostri piloti vanno all'estero finiscono nelle mani di macellai".
Rossi, 24 anni, si sarebbe schiantato contro un albero: "Non sappiamo con certezza la dinamica dell'incidente ma dalle prime informazioni sembra che addirittura dopo essere andato a sbattere sul terrapieno, Rossi sarebbe finito contro un albero".
La motonautica italiana ha perso, prima di Rossi e dal 2002, altri due campioni come Vincenzo Polli (ad Abu Dhabi, circuito che ha fatto altre vittime) e Paolo Zantelli.