Gianduja: è nata prima la cioccolata o la maschera di carnevale?

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Tempo di Carnevale, dunque mettiamo da parte le preoccupazioni giornaliere e godiamoci qualche giorno all’insegna dei buoni dolci e del buon umore: a incarnare al meglio lo spirito di questa festa per grandi e piccini certamente troviamo una delle maschere storiche come Gianduja.

Gianduja è nato verso la fine del 1700 in Piemonte, precisamente a Callianetto nell’Astigiano e rappresenta l’allegria, la generosità e l’ospitalità del suo popolo. Sapete se si è diffusa prima la maschera o prima la cioccolata a base di nocciole? Vi sveliamo noi la leggenda che porta alla nascita dei deliziosi gianduiotti.

La maschera di Gianduja ha preceduto la nascita della nota varietà di cioccolato, la quale viene fissata intorno ai primi decenni del 1800, quando Napoleone ha il quasi totale controllo dell’Europa e avere disponibilità di cacao in polvere, all’epoca proveniente dall’Inghilterra, era difficile oltre che piuttosto dispendioso.

In quel periodo i mastri pasticceri piemontesi, che già vantavano una lunga tradizione nella lavorazione del cioccolato, si sono ingegnati sfruttando le ottime materie prime che il loro territorio offriva. Parte del cacao (il cioccolato bianco è davvero cioccolato?) venne così sostituito con le più abbondanti e vicine nocciole delle Langhe dando vita ad una gustosissima novità che ancora oggi è rinomata in tutto il mondo.

I gianduiotti (prova a usare cioccolato crudo, fa più bene del tè verde) poi fecero la loro comparsa dopo il 1850 alcuni cioccolatai riuscirono ad affinare la crema di gianduja confezionando e distribuendo i cioccolatini. Da quel momento vennero distribuiti durante il Carnevale del 1865 proprio dalla maschera del Gianduja e assunsero il nome che portano anche adesso.

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