Gik, il vino blu che fa impazzire il Giappone

Gik è il primo vino blu al mondo. Ideato in Spagna, non piace agli europei, ma sta facendo impazzire il Giappone

14 Ottobre 2017
Fonte: Twitter

Dalla Spagna arriva il primo vino blu. Si tratta di un alcolico denominato Gik e creato da una start up nel 2016. “Per ideare questo prodotto sono stati necessari due anni di ricerca – hanno spiegato i creatori – in stretta collaborazione con diversi istituti tecnologici legati al settore dell’alimentazione”. Per ottenerlo sono state mescolate insieme uve bianche e rosse, in una quantità non specificata, utilizzando le varietà Airén, Syrah e Garnacha.

Le vinacce non sono state macerate e non hanno subito un invecchiamento in botte. Il colore blu come si ottiene? Semplicemente dopo la fermentazione, vengono aggiunti alla preparazione dei coloranti organici: le antocianine, che si trovano nella buccia dell’uva e presentano un colore che varia dal blu al rosso, e l’indaco che conferisce la sfumatura azzurra al vino.

“Grazie alla varietà di uve utilizzate – hanno spiegato gli ideatori di Gik – riusciamo a ottenere un vino fresco e dolce al palato, senza zuccheri aggiunti, con l’11,5% di alcol in volume”. Secondo gli esperti il vino deve essere servito ad una temperatura di 8 gradi e assaporato insieme a salmone affumicato o sushi, ma anche nachos con guacamole. Chi l’ha provato assicura che sarebbe perfetto anche con i cibi italiani, in particolare la carbonara.

“Ci piacerebbe entrare molto presto anche nel mercato italiano – hanno rivelato i creatori del vino blu -. Altri colori? No, al momento ci stiamo focalizzando sul blu. Un colore che significa tecnologia, fluidità e anche un pizzico di poesia. Bere Gik non è soltanto bere un vino blu: è sorseggiare innovazione, creatività, infrangere le regole e reinventare le tradizioni”.

A causa del suo colore per ora Gik non è stato riconosciuto come vino. Mentre in Europa il successo è stato piuttosto scarso, sembra che in Giappone e Cina sia andata meglio. “Noi non siamo vignaioli – hanno commentato i creatori della bevanda -. Noi siamo creatori. Abbiamo cercato il più vecchio, polveroso e mentalmente chiuso dei settori fuori di qui. Dopo aver scelto l’industria del vino come campo di battaglia, abbiamo creato un prodotto radicalmente diverso”.

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