Giornaliste di Vogue contro fashion blogger: "Trovatevi un lavoro vero"

Alla Fashion Week di Milano le giornaliste di Vogue si ribellano contro le fashion blogger

28 Settembre 2016
Fonte: Instagram

La settimana della moda di Milano si è da poco conclusa e le giornaliste di Vogue hanno deciso di dichiarare guerra alle fashion blogger. Il magazine di moda infatti ha presentato, come ogni anno, il suo resoconto sulla Fashion Week di Milano. Oltre ai commenti sulle sfilate, i vip e le tendenze in arrivo, le giornaliste della testata hanno voluto riservare uno spazio alle fashion blogger, duramente criticate per il loro ruolo nella settimana della moda. Secondo le giornaliste di Vogue infatti le fashion blogger sarebbero per lo più ragazze affamate di fama e per nulla esperte di moda, interessate solo a correre da una sfilata all’altra per farsi fotografare.

È una situazione schizofrenica, e non può essere positivo” ha spiegato  Sally Singer, Direttore Creativo Digitale del sito Vogue “Nota per i blogger che cambiano da testa a piedi i loro outfit sponsorizzati ogni ora: Finitela. Trovatevi un altro lavoro. State dichiarando la morte dello stile”.

Della stessa idea Sarah Mower, Capo Critico dell’edizione online di Vogue, che ha ringraziato la collega per l’intervento e ha aggiunto: “Hai ragione Sally, la categoria dei Blogger, inclusi i fotografi di street style che le aspettano e adorano, è orribile. Ma ancor di più, è patetico come queste ragazze corrano continuamente su e giù per le sfilate, nel traffico, addirittura rischiando di essere investite, solo nella speranza di farsi fotografare“.

Commenti duri e taglienti anche da Nicole Phelps, Direttrice di Vogue Runway: “Non è triste solo per queste ragazze che si pavoneggiano per i fotografi” ha spiegato la giornalista “È stressante, in egual misura, vedere quanti marchi partecipino al fenomeno accrescendolo“.

Le sfilate milanesi hanno visto in prima fila, anche quest’anno, le fashion blogger più famose. Da Chiara Ferragni a Chiara Biasi passando per Bryanboy e Carlotta Rubaltelli. “Cercare ispirazioni di stile tra i loro look presi e pagati (si può dire ‘bloggati’?) nelle prime fila è come andare in uno strip club alla ricerca dell’amore. Certo, è lo stesso circo, ma non è lontanamente paragonabile” ha concluso tagliente Alessandra Codinha, giornalista di moda di Vogue. Come risponderanno le fashion blogger?

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