Giorni fertili: come calcolarli per rimanere incinta

Se si vuole rimanere incinta oppure si vuole evitare una gravidanza inaspettata basta fare il calcolo giorni fertili

2 Febbraio 2016

La fertilità è davvero un argomento delicato e complesso e non tutte le donne sono ferrate e preparate in materia. Vediamo quindi come fare calcolo giorni fertili, anche per coloro che hanno un ciclo irregolare. Prima di tutto scopriamo quali sono i giorni fertili dopo il ciclo, utili per rimanere incinta.

Come si fa il  calcolo dei giorni fertili con ciclo irregolare? In questo caso non è assolutamente affidabile il classico conto dei giorni, ecco perché in questa condizione si deve imparare a conoscere e interpretare i segnali del proprio corpo.

Un’ottima idea è il controllo della temperatura basale, che aumenta  proprio in prossimità dell’ovulazioneMisurandola al mattino, si può avere un’indicazione abbastanza affidabile dello stato in cui ci si trova: giorni fertili o non fertili? Altro metodo consiste nell’interpretare il muco cervicale: man mano che si avvicinano i giorni fertili il muco cambia consistenza fino a diventare a chiara d’uovo.

Probabilità di rimanere incinta dopo il ciclo?

Si sa che l’ovulazione cade intorno al quattordicesimo giorno dopo il ciclo, a patto che questo sia regolare: è in questo momento in cui bisogna stare attente ad individuare i segnali del proprio corpo sia che si voglia rimanere incinte oppure no. Dopo il ciclo mestruale i segnali che il proprio corpo manda sono: indurimento del seno e una serie di perdite consistenti di colore bianco giallastro. In questa fase è difficile rimanere incinta.

Come individuare i giorni fertili per rimanere incinta

E’ possibile rimanere incinta più facilmente se si individuano previamente i giorni fertili. Durante il ciclo mestruale, infatti, ci sono dei giorni più adatti di altri per raggiungere la fecondazione: in media sono circa cinque per ogni periodo di 28 giorni.

I giorni fertili 

Come calcolare giorni fertili? Basta sapere la durata media delle proprie mestruazioni, calcolare la data prevista di arrivo delle mestruazioni e sottrarre 14 giorni. I giorni fertili sono spalmati su 5 giorni: precedono e seguono la data esatta del giorno di ovulazione.

I giorni non fertili

E i giorni non fertili? Possiamo dire che siano tutti gli altri. In realtà si deve sempre utilizzare una determinata precauzione nel caso non si desideri una gravidanza, perché i giorni fertili non sono precisamente individuabili e gli spermatozoi  possono sopravvivere nell’ambiente uterino fino a 72 ore.

A fecondazione avvenuta si parla di nidazione

In questo periodo particolare si può verificare la nidazione: più precisamente questa avviene circa tre giorni dopo la fecondazione. In altre parole l’embrione raggiunge l’utero e si impianta nelle pareti uterine, endometrio, là dove trascorrerà ben 9 lunghi mesi.

Nella fase successiva l’embrione piano piano aumenta di dimensioni ed inizia quindi a ricevere nutrimento soltanto dall’utero.

Quali sono i sintomi della gravidanza?

Ecco che da questo momento in poi si possono avvertire i primi sintomi gravidanza. Cosa si avverte? Principalmente nausee, ma non tutte ne soffrono. Ovviamente altri campanelli d’allarme sono gonfiore del basso ventre, perdite acquose biancastre e mal di testa. In rari casi si hanno le  cosiddette perdite da impianto che possono essere confuse con le mestruazioni.

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