Giulio Maggiore: no al mondiale per fare la maturità

Giulio Maggiore, giovane giocatore dello Spezia, rinuncia ai mondiali in Corea per sostenere l’esame di Maturità

22 Giugno 2017
Fonte: Wikipedia

Giulio Maggiore è il giovanissimo centrocampista di La Spezia. Diciannove anni, classe 1998, Giulio, come altri quasi 500.000 studenti, ha iniziato ieri, con la prima prova, il tema in italiano, l’esame di Maturità. Appena uscito dalla prima prova, un po’ stanco e molto emozionato, si ritrova davanti le telecamere di Sky, con giornalisti pronti a intervistarlo.

A rendere straordinario quello che sembrerebbe un maturando come tanti è che Giulio Maggiore ha deciso di rinunciare a partecipare ai mondiali di calcio under 20 che si tengono in Corea per poter sostenere l’esame di Maturità, concludendo così il suo percorso di istruzione superiore e evitando di perdere l’anno.

La prima prova di Giulio

Oltre che calciatore professionista, infatti, Giulio è studente al liceo scientifico “Pacinotti” di La Spezia. Alle 13.51 di mercoledì 21 giugno, è anche uno dei primi a consegnare la prima prova e a uscire dai portoni dell’istituto. I giornalisti lo prendono subito d’assalto domandandogli come sia andata la prova. Giulio dichiara di aver scelto l’ultima traccia tra quelle proposte, ovvero il tema di ordine generale, che quest’anno era incentrato sull’argomento del progresso.

Il giovane sportivo, pur dicendosi ottimista, mostra qualche perplessità. È infatti consapevole che la scrittura è soggettiva e che questa prima prova è sempre una sorta di incognita. “Si scrive quello che si pensa” afferma “e magari può essere giusto o sbagliato”.

Il futuro scolastico e quello sportivo

Continuamente incalzato dagli intervistatori, Giulio dichiara che è stato non senza un po’ di amarezza che ha scelto di rinunciare a questi mondiali. Con il cuore, guardandoli, era vicino ai suoi compagni della Nazionale ma l’obiettivo principale, afferma, era passare l’anno scolastico e farsi ammettere all’esame.

Il mestiere di calciatore, esercitato insieme a quello di studente, ha un prezzo: per Giulio si è tradotto in 113 giorni di assenza su 200 di lezione, nell’impossibilità di non essere valutato in tutto e nel rischio di non venire ammesso. La Nazionale per lui resta il grande sogno, ma la scuola era il suo immediato obiettivo. Probabilmente rimarrà allo Spezia, afferma, anche se è tutto da vedere. Per quanto riguarda la sua istruzione, dopo il diploma intende prendersi una pausa, ma non esclude di avvalersi delle borse di studio messe a disposizione dalla Lega calcio per intraprendere un percorso universitario in materie umanistiche.

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