Great Salt Lake, metà verde metà rosso: lo spettacolo dall'alto

Il Great Salt Lake, in Utah, offre uno spettacolo bicolore. Vedere le immagini dall'alto è emozionante, ed ecco le ragioni del fenomeno.

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Il Great Salt Lake offre uno spettacolo bicolore. Vedere le immagini dall’alto è emozionante, ed ecco le ragioni del fenomeno.

Una delle meraviglie naturali proposte dagli Stati Uniti è il Great Salt Lake, sito nello Utah, con acque più salate del mare. Una visione dall’alto, facilmente ottenibile da un drone, evidenzia uno spettacolo unico, con una differente colorazione delle acque, a destra e sinistra di una lunga striscia di terra, per definirla in maniera semplicistica.

Questa ospita una linea ferroviaria, la Lucin Cutoff, che separa il lago da nord a sud. Una divisione semipermanente, anche se dal dicembre 2016 si è accettato che ci fosse un punto di connessione tra le parti. Ciò che oggi ammiriamo è il residuo di un lago glaciale, denominato Bonneville, che in origine copriva un’area 10 volte maggiore rispetto a quella attuale, e 16800 anni fa si scaricò in Idaho. Oggi è lungo 120 km e largo 45.

Un lago particolare, considerando l’assenzaa di emissari e la presenza di tre affluenti, con l’acqua che viene persa unicamente tramite evaporazione. Considerando la separazione, la sezione Sud del lago risulta diluita da parte dell’acqua in arrivo, essendo dunque meno salata della sezione Nord. Una concentrazione differente a livello salino che comporta una crescita algale non lineare tra le due parti.

È questa componente biologica che conferisce al lago quella che è ormai è la sua colorazione tipica, ben visibile dall’alto. La salinità registrata è molto più alta di quella oceanica, con la Gilbert Bay (Sud), che presenta una variazione dal 5 al 27%, a seconda delle precipitazioni. Dati impressionanti, considerando come la concentrazione oceanica si aggira intorno al 3.5%. Caso a parte è rappresentato dal Mar Morto, che raggiunge quota 33.7%.

La concentrazione salina è maggiore nella sezione Nord, dove sono inoltre presenti degli impianti di estrazione di sale, che producono solfato di potassio, cloruro di magnesio e cloruro di sodio. Dal sale di magnesio si ottiene magnesio metallico, in un quantitativo tale da rappresentare un settimo della totale produzione mondiale.

Un luogo magnifico ma non per tutti, soprattutto se si parla di popolazione animale. Sono infatti soltanto tre le specie che riescono a tollerare tale salinità: i crostacei come l’Artemia franciscana, le mosche del sale e gli uccelli che se ne nutrono.

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