La pancetta sa essere uno snack croccante e delizioso, ma non tutti sanno che nel bel mezzo della seconda guerra mondiale il grasso in eccesso prodotto dalla cottura della pancetta aveva uno scopo più sorprendente e persino mortale. Serviva infatti a produrre esplosivi per l’esercito americano.

L’American Fat Salvage Committee è stato formato negli anni ’40 per raccogliere il grasso da cucina in eccesso che sarebbe poi stato dato agli esperti di guerra per trasformarlo in esplosivi, riferisce The Atlantic. Le donne (che all’epoca si occupavano tradizionalmente della cucina domestica) furono incoraggiate a conservare tutti i tipi di grasso da cucina per aiutare lo sforzo bellico.

Come riporta Mashed.com, la propaganda statunitense durante la seconda guerra mondiale ha esortato i cittadini a risparmiare i grassi da cucina perché questi contribuivano a produrre la glicerina.

La New Hampshire State Library rileva che 1 libbra (circa 450 grammi) di grasso poteva essere convertita in 1/10 di libbra di glicerina, che a sua volta costituiva ⅕ di libbra di nitroglicerina, un componente della polvere da sparo e della dinamite. Una volta che una libbra di grasso era stata filtrata, poteva essere portata da uno dei 250.000 macellai in cambio di quattro centesimi, scrive The Atlantic.

Due miliardi di libbre di grassi di scarto sono stati smaltiti in un anno, e secondo il governo potevano essere impiegati nella creazione di 10 miliardi di proiettili di cannone. The Atlantic riferisce che la maggior parte del grasso è stata esclusa dall’uso nelle armi chiave, tuttavia, e ritiene che l’obiettivo più grande del governo fosse quello di mantenere le donne “occupate e produttive”. Indipendentemente da ciò, molti cittadini non erano disposti a rinunciare al grasso della pancetta a causa dei suoi usi in cucina, con solo la metà circa delle casalinghe che invece ha partecipato.

Effettivamente è dura rinunciare alla pancetta per scopi bellici quando invece la si può gustare in molti deliziosi piatti irresistibili.