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Guerra nucleare, effetti catastrofici: cosa accadrebbe a tutti

La tragedia che un attacco nucleare comporterebbe avrebbe conseguenze sia a breve sia a lungo termine. E lo scenario è davvero spaventoso.

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La parola nucleare ricorre pericolosamente spesso nelle dichiarazioni che i leader politici si stanno scambiando in queste settimane di conflitto. Per questo motivo, nonostante la speranza sia che rimanga appunto solo una parola a scopo di deterrenza, i timori serpeggiano e la paura che la guerra raggiunga il livello più drammatico si fanno sempre più persistenti. Ma cosa potrebbe succedere sa davvero le potenze coinvolte dovessero ricorrere all’arma nucleare, tattica o meno?

Secondo una ricerca scientifica, pubblicata sulle pagine della rivista ‘Nature Food’ e condotta presso l’Università del New Jersey, le conseguenze sarebbero anche peggiori di quanto immaginiamo. Il quadro delineato dal team di scienziati, infatti, considera sia gli effetti nel breve e brevissimo termine – perdita di vite umane, radiazioni, distruzione – sia una serie di esiti sul lungo termine.

Un numero su tutti: 5 miliardi. A tanto potrebbero ammontare i decessi umani a seguito dalle carestie provocate dall’impatto sull’ambiente. Una guerra nucleare, infatti, porterebbe a una tragedia climatica per la quale ogni attività agricola crollerebbe fino al 90% di produttività nell’arco dei quattro anni immediatamente successivi gli attacchi bellici. Una situazione che si protrarrebbe per anni, coinvolgendo l’intera popolazione mondiale e non solo i popoli delle are direttamente colpite dal conflitto.

Tutta colpa della fuliggine, si legge nella pubblicazione, che rimanendo bloccata nell’atmosfera impedirebbe ai raggi del sole di raggiungere la superficie terrestre determinando il calo drastico anzitutto dei raccolti e, a seguire, dell’intero mercato. Il collasso alimentare, quindi, coinvolgerebbe tutti i paesi a livello globale, a partire da quelli maggiormente dipendenti dalle importazioni agricole con una previsione di morte del 75% della popolazione sul Pianeta entro un biennio.

Numeri e proiezioni che rendono, se possibile, ancora più spaventoso lo scenario a ogni latitudine e ancora più urgente la necessità di impedire che un’escalation che abbia come direzione privilegiata l’opzione del nucleare.

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