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Guerra, quel numero 68 fa paura: una pesante coincidenza

Un tweet virale mette in luce una sinistra coincidenza numerica e gli utenti del social si dividono.

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Non è solo l’astrologia a far esclamare a molti la fatidica frase ‘non è vero, ma ci credo’. Quando si parla di coincidenze, in particolare numerologiche, lo stupore del momento può lasciare spazio a una riflessione più profonda; e ciascuno ne trae, alla fine, le proprie conclusioni. Ciò può succedere anche in una situazione tanto drammatica quanto la guerra che sta vivendo l’Ucraina.

A tal proposito, un utente Twitter ha pubblicato un contenuto dai tratti paurosi che sottolinea la ricorrenza tragica del numero 68 nei conflitti mondiali. “Non per far impazzire chiunque, ma…”, ha twittato Sven Henrich che, a quanto si legge dal suo profilo social, lavora nel campo dei nuovi mercati e dei bitcoin.

Ad accompagnare la frase, c’è un’immagine con una sequenza numerica che a un primo sguardo non sembra dire granché. Ma, leggendola per bene, sale un certo sgomento. L’uomo, infatti, mette a confronto le date in cui sono scoppiate la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, rispettivamente il 28 luglio 1914 e il 1° settembre 1939.

Ora, sommando le cifre corrispondenti (28+7+19+14 e 1+9+19+39), Henrich evidenzia come il risultato sia sinistramente lo stesso, ovvero 68. A questo punto, se già questo non suonasse sufficientemente minaccioso, si legge una terza riga con la data dell’invasione dell’Ucraina, cioè il 24 febbraio 2022. Procedendo con la somma come nei casi precedenti (24+2+20+22) il risultato è ancora una volta 68.

Il tweet, in breve, ha fatto il giro del web diventando virale e collezionando migliaia tra like, condivisioni e citazioni. E tanti sono anche i commenti che si alternano sotto l’immagine, dimostrando pareri contrastanti. Da una parte, infatti, c’è chi sostiene che non si tratti solo di una coincidenza. Un utente, per esempio, si dice d’accordo sottolineano come, stando alla numerologia, il metodo usato per sommare i numeri sia quello corretto.

D’altro canto, sempre lo stesso post spiega che in ogni mese dell’anno si raggiunge la cifra 68 (la prossima occorrenza sarà, per esempio, il 23 marzo quindi il 22 aprile e così via). Ma non tutti sembrano essere persuasi e c’è chi definisce il calcolo come un modo “per vedere ciò che si vuole vedere trovando connessioni dove, in realtà, non ve ne sono”. Sia quel che sia, quella ricorrenza è assai suggestiva per non dire paurosa.

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