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Hai già avuto il COVID? Ecco perché dovresti ancora preoccuparti

Anche se hai già contratto il Coronavirus meglio non abbassare la guardia.

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Ormai in tv è quasi scomparso dai telegiornali e dai talk di approfondimento sull’attualità così come sulle pagine dei quotidiani sembra essere relegato alle notizie in secondo piano. Eppure, il Covid-19 continua a circolare, eccome. Lo dimostrano i dati diffusi relativi al mese di giugno, in cui si sono registrati contagi e decessi in aumento, numeri che sicuramente il vaccino sta riuscendo a contenere impendendo anche che gli ospedali tornino di nuovo in sofferenza.

Per avere un’idea più dettagliata, secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe, nella sola settimana dall’8 al 14 giugno, il tasso degli contagi ha registrato un’impennata del 32,1% mentre il numero dei decessi è salito del 6,1% rispetto al periodo precedente. Dati in linea con il quadro dell’OMS tanto che gli esperti hanno cominciato a parlare di ‘ondata estiva’ che, pur controllata, potrebbe riportare a uno stato di allerta a fronte dell’allentamento delle norme precauzionali.

Spesso, poi, un errore in cui incappa chi ha già avuto l’infezione da Covid-19 è quello di sentirsi sicuro, quasi immune dall’eventualità di un nuovo contagio. Ma non è così, e la colpa è delle varianti per cui anche chi ha già contratto Omicron resta esposto al rischio. Le mutazioni del virus, infatti, fanno sì che si possa essere infettati nuovamente a partire da venti giorni dopo la prima volta.

La finestra di immunità, dunque, si è drasticamente ridotta ma almeno le reinfezioni risultano essere meno gravi e meno durature pur non escludendo il cosiddetto Long Covid. Con questa espressione si indica generalmente l’insieme di sintomi che perdura dopo la fase acuta di infezione da Coronavirus. Affaticamento, difficoltà nella respirazione o stati debilitanti legati anche a depressione possono, cioè, protrarsi per diverse settimane.

È fondamentale, quindi, soprattutto per le persone con fragilità, non abbassare mai la guardia e continuare a mantenere comportamenti adeguati a tutela della salute (propria e altrui). Le armi a disposizione restano il vaccino, la mascherina – che in Italia resta obbligatoria in alcuni contesti, per esempio sui treni – e il distanziamento sociale.

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