Il melograno, o meglio la melagrana (anche se l’Accademia della Crusca ha oramai sdoganato l’uso anche al maschile per indicare il frutto e non solo l’albero) è tra i frutti più ricchi di vitamine e antiossidanti e in questa stagione bisogna per forza approfittarne.

Tra i benefici appurati l’azione anti-age contro i radicali liberi, le proprietà anti-infiammatorie, la capacità di migliorare le attività gastrointestinali e ancora la melagrana è un ottimo alleato per la salute del cervello, senza contare che è in grado di eliminare funghi e batteri grazie alle sue proprietà antimicrobiche nonché combatte i reni e ripulisce le vie urinarie.

Ora che vi abbiamo elencato tutti i motivi per cui comprare immediatamente un bel po’ di melograni, arrivano le noti dolenti: come facciamo a sbucciarlo senza perdere troppi semi o sporcare in maniera irreparabile la cucina?

Beh, non vi abbattete per così poco: la bella notizia è che esiste uno spremiagrumi appositamente pensato per il melograno, ma se non l’avete in casa, ecco alcuni modi per togliere la buccia dal frutto in men che non si dica.

Il primo metodo è incidere verticalmente la scorza esterna facendo due tagli per suddividere il frutto in 4 parti: ovviamente utilizziamo un tagliere su cui poggiarlo e ricordiamo di lavarlo subito e di togliere prima la parte superiore e inferiore del melograno. Una volta aperto il frutto, procediamo a rimuovere i chicchi da ognuno dei quattro spicchi.

Il secondo trucco prevede invece una tripla incisione orizzontale praticando un taglio in alto, uno in basso e uno al centro: non va tagliato di netto il frutto ma solo – appunto – incisa la buccia. Poi con un taglio perpendicolare al centro del melograno, si aprirà facilmente.

Per sporcare ancora di meno, vi suggeriamo di prendere una bacinella con un po’ di acqua, aprire il frutto in due e iniziare a sgranarlo con le mani o con il coltello: così facendo non macchierete nulla intorno a voi.