Gigi Buffon, non lo nasconde, ha commesso un errore: è incappato in un investimento finanziario sbagliato, nello specifico con l'azienda tessile Zucchi.
Il portiere della Juventus, che ha rilevato la maggioranza delle quote societarie tanto da essere socio di maggioranza per 6 anni, dal 2009 al 2015, ha ribadito ancora una volta di aver perso 20 milioni di euro, ma come ha raccontato al Corriere della Sera, c’è un lato positivo in tutta la vicenda, ovvero la salvaguardia dei lavoratori.
Ecco un tratto dell'intervista a Buffon: "La mia soddisfazione è che, nonostante le pressioni perché facessimo tagli del personale o perché cedessimo la proprietà a fondi aggressivi, nonostante le tante avversità abbiamo resistito e, in un modo o nell'altro, siamo riusciti a portare la barca in porto senza licenziare e passando la società a un partner industriale molto forte che ha già dimostrato di saper rilanciare un'azienda. La mia priorità era salvaguardare le 1.200 famiglie che lavoravano per l’azienda. Certo, i fondi speculativi ci avrebbero reso la vita più semplice, ma bisogna anche saper essere coerenti con i discorsi che si fanno, e con i pensieri che uno ha. Penso di aver fatto bene a resistere e ad aspettare".
Buffon ha proseguito con un accenno di polemica rivolta ai professionisti a cui ha affidato la gestione aziendale: "Questa vicenda mi ha insegnato che gli investimenti vanno seguiti in prima persona, soprattutto se sono di portata così straordinaria come è stato nel caso di Zucchi. Non va mai bene delegare a professionisti o a persone che possono sembrare di fiducia. L'aria che c'è in azienda, in certi contesti, deve essere chi mette i soldi a respirarla. Cosa sono i soldi per me? Sono il frutto del mio lavoro. In tutte le cose che ho fatto ho sempre messo le mani nelle mie tasche e ho sempre investito del mio. E quando uno mette del proprio in ciò che fa, la prima cosa che guadagna è la libertà".
Uno schiaffo alla miseria, parlando di salari, è arrivato invece da parte di Zlatan Ibrahimovic che sta facendo discutere per i suoi primi capricci al Manchester United.