Per molto tempo si è creduto che i cani intelligenti avessero una memoria superiore a quella dei gatti intelligenti: capaci di distinguere il padrone cosi come i luoghi a essi più comuni. I padroni di gatti hanno sempre rifiutato quest’ipotesi ed una nuova ricerca giapponese sembra dimostrare che effettivamente avevano ragione.
Gli scienziati nipponici suggeriscono che i cani e gatti, al pari degli esseri umani, sono fra i pochi esseri viventi che abitano il pianeta capaci di mostrare una memoria episodica: cioè una memoria capace di ricordare episodi accaduti nel passato per un lungo periodo. Questo confermerebbe che cani e gatti non possono essere distinti attraverso questa qualità.
Lo studio: i gatti e le ciotole di cibo
La memoria episodica, insomma, è l’abilità di ricordare eventi autobiografici e dettagli contestualizzati di circostanze occorse nel passato, riconoscendo quando e dove certi episodi sono accaduti. Lo studio giapponese si è servito di un gruppo campione di 48 gatti: gli scienziati hanno provato a osservare se i felini ricordassero o meno la ciotola dalla quale avevano mangiato distinguendola da un gruppo di ciotole inutilizzate dopo un periodo di pausa di 15 minuti.
Il team sottolinea che non solo i gatti ricordavano perfettamente quale fosse la ciotola dalla quale avevano mangiato, ma sono stati anche capaci di memorizzare l’informazione per cui rimaneva una ciotola ancora piena di cibo.
Le conclusioni dello studio: i gatti, la memoria episodica e la coscienza del mondo
Nelle conclusioni dello studio si può leggere chiaramente ‘i risultati dimostrano che i gatti possiedono un sistema mnemonico incidentale simile a quello di cani ed esseri umani’. Lo psicologo dell’Università di Kyoto, Saho Takagi, ha aggiunto che i gatti, tanto quanto i cani, usano i ricordi di singole esperienze passate e ciò può implicare che hanno una memoria episodica simile a quella degli umani.
Inoltre, la memoria episodica è vista come condizione delle funzioni introspettive della mente; lo studio potrebbe quindi dimostrare che i gatti hanno un certo tipo di coscienza del mondo e di sé. Lo stesso Takagi ha confermato la conclusione a BBC News, esplicitando quanto questo studio possa far rivalutare la connessione tra le diverse specie.