Esistono dei cibi capaci di aumentare il nostro buonumore, allo stesso modo ce ne sono degli altri che possono contribuire a mandarlo a picco: conoscerli ci aiuterà ad evitarli e a comprendere meglio certe reazioni del nostro corpo.
Abbiamo le classiche due notizie, una buona e una cattiva: la buona è che i cibi del cattivo umore non sono salutari, quindi evitarli ci farà solo bene, la cattiva è che sono buoni e che l’effetto iniziale che ci danno è assolutamente contrario.
Parliamo di una categoria di prodotti alimentari che spesso viene identificata come “junk food” e che è caratterizzata da un’alta quantità di zucchero raffinato, di carboidrati raffinati e amidacei, di acidi grassi idrogenati e di sodio. Queste sostanze hanno un effetto simile a quelle stupefacenti: danno un iniziale senso di appagamento, ma poi finiscono per risultare nocive per l’organismo e per l’umore. E’ infatti scientificamente provato che l’incremento eccessivo di zucchero nel sangue può portare a ansia, affaticamento, irritabilità e difficoltà di concentrazione. I grassi idrogenati, d’altro canto, sono noti per rendere le persone che ne assumono in quantità più aggressive e nervose, a causa della loro capacità di bloccare l’assunzione die grassi Omega 3, che regolano umore e comportamento.
Ma di quali alimenti stiamo parlando precisamente? L’elenco è piuttosto lungo e alcuni di questi, per molte persone, rientrano ahimè nella categoria dei comfort food, dei cibi che invece dovrebbero aumentare il buon umore e fanno invece, dopo qualche ora, l’effetto contrario.
Hamburger e patatine da fast food, ad esempio, sono tra i primi alimenti in lista a portare ad un picco di dopamine e poi, poco dopo, a causa dell’eccesso di grassi, zuccheri e sodio, a tristezza, affaticamento e depressione. Accanto al cibo da fast food non possono mancare le bevande strazuccherate, anche quelle portatrici di tristezza a scoppio ritardato.
Seguono nella lista dei cibi del cattivo umore cibi in lattina, pieni di conservanti; burro e margarina e barrette energetiche. Ovviamente vanno sempre controllate con attenzione le etichette, perchè oggi sul mercato ci sono prodotti con pochi zuccheri e zero conservanti: basta conoscerli!