I miei primi 60 anni: buon compleanno a Gerry Scotti

Gerry Scotti e i suoi primi 60 anni: aneddoti e curiosità di uno dei personaggi più celebri della televisione italiana

14 Novembre 2016
Fonte: flickr

Gerry Scotti, al secolo Virginio Scotti, ha compiuto sessant’anni lo scorso 7 Agosto: un traguardo senza dubbio importante che il presentatore ha voluto commentare ripercorrendo con la memoria gli eventi più importanti della propria carriera, raccontando alcuni simpatici aneddoti e svelando i progetti che ha in serbo per il futuro.
La sua storia è legata a doppio filo con il mondo delle radio, al quale Gerry si è avvicinato sin da giovanissimo, nonostante gli studi in Giurisprudenza. Comincia, infatti, a lavorare a Radio Hinterland Milano2 prima, e a NovaRadio poi, iniziando con lavori umili e facendo, quindi, la cosiddetta gavetta. “A Nova Radio rimettevo a posto i dischi usati dai dj. L’ultima ruota del carro!” – ha infatti affermato lo stesso Gerry.

Verso la fine degli anni ’70 passa a Radio Milano International, una delle primissime radio private, dove si occupa di alcune rubriche. La svolta, tuttavia, avviene nell’estate del 1982 quando Claudio Cecchetto insiste per averlo con sé a Radio Deejay. Qui, grazie all’esperienza maturata in agenzia, Gerry ha dato un grandissimo contributo nell’ideazione degli slogan, dei jingle e dei loghi finché non ha ricevuto un’ulteriore proposta da Cecchetto, quella, cioè, di diventare il primo veejay d’Italia, lanciando video sull’innovativa Deejay Television, la prima trasmissione televisiva a trasmettere video musicali.

Nel 1988 lascia la radio e comincia la propria carriera in televisione, approdando in Fininvest. A distanza di trent’anni ricorda ancora con un sorriso la reazione di Silvio Berlusconi che, dopo averlo incontrato la prima volta, disse a Cecchetto: “Ma questo è uno molto normale, sembra un ragioniere brianzolo“.
Nel 1989 sostituisce Raimondo Vianello ne Il Gioco dei 9, e nel 1991 conduce Sabato al Circo con Cristina D’Avena e Massimo Boldi. In questo stesso anno sposa Patrizia Grosso, alla quale resta legato per ben vent’anni.

Ma Gerry Scotti non ha frequentato solo radio e tv: il noto presentatore ha avuto, infatti, anche un passato in politica. Dal 1987 al 1992 è stato deputato del Psi e durante il suo mandato ha presentato ben 33 progetti di legge, la maggior parte dei quali inerenti l’arte, la discografia e le politiche giovanili. Ultimamente ha, però, chiesto a Matteo Renzi di eliminare il proprio vitalizio, che dovrebbe iniziare a riscuotere tra circa 7 anni, ma tuttavia la legge attualmente non lo consente. “Percepire la pensione è una cosa che mi mette molto a disagio” ha infatti affermato Gerry, che ha poi aggiunto: “spero che cambino le regole prima di allora, altrimenti devolverò il vitalizio alle famiglie delle vittime delle forze dell’ordine“.

Se da un lato negli anni si è molto sentito parlare di Gerry Scotti per i moltissimi programmi che lo hanno visto protagonista e per la sua irrefrenabile carriera, dall’altro poco o nulla si è sentito sulla sua vita privata. A differenza di molti suoi colleghi, infatti, il presentatore non è mai stato oggetto di gossip sentimentali, nonostante abbia lavorato con le donne più belle ed affascinanti del mondo dello spettacolo come, ad esempio, Martina Colombari e Michelle Hunziker , per citarne solo alcune. “Sono fermamente monogamo” ha infatti dichiarato, e, dopo il divorzio dalla prima moglie, ha iniziato la relazione con l’attuale compagna, Gabriella Perini, con la quale sta vivendo una grande storia d’amore.

Ma la propria condizione di cattolico divorziato è stata causa di non poche angosce, tanto che alcuni anni fa Gerry ha deciso di scrivere una lettera al Corriere della Sera sostenendo fermamente la necessità di un’apertura da parte della Chiesa Cattolica nei confronti di separati e divorziati. Affrontare la fine di un matrimonio è estremamente difficile e doloroso per una persona, e il ruolo della Chiesa, secondo Scotti, dovrebbe essere quello di accogliere e consolare chi si trova in questa situazione e non di emarginarlo e additarlo come un peccatore senza possibilità di perdono.

Ma torniamo a parlare della sfera lavorativa: considerando una carriera fatta di oltre 600 prime serate e di più di 6000 puntate di programmi pre-serali, viene naturale chiedersi cosa Gerry Scotti ha in serbo per il suo futuro. Dall’intervista rilasciata l’anno scorso a Vanity Fair sembrava che il presentatore avesse annunciato che al compimento dei sessant’anni avrebbe deciso di ritirarsi dalla tv. In realtà lo stesso Scotti ha poi deciso di fare più chiarezza sulla frase rilasciata al noto periodico, precisando che le sue parole sono state fraintese. “Avevo detto che dai 60 anni in poi avrei potuto iniziare a godermi il tempo, cosa che per trent’anni non ho fatto. Ritagliarne un po’ per me stesso, per le mie passioni” ha infatti puntualizzato, comunicando, a riprova di ciò, di aver appena firmato un nuovo contratto della durata di tre anni.

Tuttavia, se anche il noto presentatore dovesse decidere di ritirarsi a vita privata, lascerebbe un degno erede nel mondo televisivo. Suo figlio Edoardo, infatti, sembra avere le qualità e la volontà necessarie per seguire le orme del padre, tanto che recentemente ha esordito accanto a lui, come inviato, nell’ultima edizione de Lo Show dei Record. Alle malelingue che insinuano che il ragazzo ha avuto questa grande opportunità grazie al padre, Gerry Scotti ha risposto: “È vero ma non me ne vergogno. Credo sia peggio per un padre medico piazzare un figlio incompetente in ospedale“. Contro ogni pregiudizio, però, Edoardo, che ha studiato regia negli Stati Uniti per tre anni, ha dimostrato di essere all’altezza.

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