I tratti del tuo viso possono svelarti un rischio al cuore

Alcune caratteristiche del viso potrebbero essere fondamentali per diagnosticare in tempo problemi cardiaci.

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Secondo recenti studi alcuni problemi cardiaci potrebbero essere previsti a partire da certe caratteristiche nei tratti del viso. Le malattie a carico del cuore, spiega la scienza, si sviluppano lentamente nel tempo ma, purtroppo, i segnali che ne indicano il pericolo sono scarsi. Per non parlare degli attacchi di cuore, che solo in rari casi mostrano sintomi in anticipo. Per questo motivo, quanto emerso diventa prezioso in termini di prevenzione e diagnosi.

Gli studiosi, oggi, stanno indagando – con sempre maggiore interesse e con il supporto della tecnologia più avanzata – il rapporto tra caratteristiche facciali e rischi cardiaci. Nello specifico, gli indicatori che potrebbero segnalare il pericolo di sviluppare patologie al cuore sono tre. Un’attaccatura dei capelli sfuggente con punti calvi, depositi di colesterolo sul viso ma soprattutto sulle palpebre e piccole fessure ai lobi delle orecchie.

Stando ai dati raccolti nell’ambito di uno degli ultimi studi condotti, il 57% delle persone con malattie al cuore presentava anche questi tratti del viso. E la stessa ricerca suggerisce come la maggior parte delle caratteristiche citate sarebbe da collegare a geni ereditari o a cambiamenti a livello ormonale. In questo secondo caso, in particolare, un aumento del livello di testosterone, sia negli uomini sia nelle donne, inciderebbe sull’ispessimento delle arterie, aumentando così il rischio di coaguli con successivo sviluppo di patologie.

Anche l’ereditarietà, poi, gioca un ruolo importante, soprattutto per la tendenza ad avere livelli alti di colesterolo, riscontrata tra soggetti della stessa famiglia. Il quadro che la ricerca ha fatto emergere, dunque, merita senza dubbio ulteriori approfondimenti al fine di determinare con maggior esattezza il rapporto tra esposizione al rischio e caratteristiche del volto. E in questo senso gli strumenti sofisticati a disposizione (tra questi, gli algoritmi di deep learning) potranno aprire scenari inediti nella rilevazione delle malattie cardiache a partire dallo studio del viso.

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