Il Bioparco di Roma ha dato il benvenuto a sei nuovi cuccioli

Una cammellina, tre suricati e due pinguini sono i nuovi arrivati al Bioparco di Roma che festeggia i suoi cuccioli.

9 Aprile 2021

È festa di primavera al Bioparco di Roma, che accoglie ben sei nuovi arrivati in tre diverse specie. In questo inizio di stagione, infatti, sono nati una cammellina, tre suricati e due pinguini. Priscilla è la cucciola di cammello che mamma Pasqualina ha dato alla luce il 1° aprile. L’animale è in piena salute e viene regolarmente allattato nel recinto condiviso con tre femmine e un maschio.

Qualche giorno dopo, il 4 aprile, sono arrivati tre suricati il cui sesso non è ancora stato stabilito. Questi animali, manguste di origine sudafricana, sono soliti realizzare tane sotterranee in cui nascondono i cuccioli per diverse settimane. Solo quando i piccoli sono pronti a uscire, possono emergerne, sempre sotto l’occhio attento dei genitori e degli eventuali fratelli.

Così, con i cuccioli appena nati, sale a otto il numero di esemplari di suricati che il Bioparco di Roma ospita. Nella speranza, ovviamente, che la famiglia si allarghi in futuro. E per garantire le migliori condizioni di vita, questi animali vivono in un’area speciale appositamente realizzata che riproduce l’ambiente desertico più adatto alla specie.

Infine, il Parco ha dato il benvenuto anche a due nuovi pinguini del Capo (oggi i cuccioli hanno un mese e mezzo) che aumentano la già nutrita colonia. Nati da Giuly e Yzzi, anche per loro occorre aspettare un po’ per capire di che sesso siano. “Questi singolari uccelli – spiega il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma Francesco Petretti – hanno a disposizione un’area di circa 400 mq  in cui è stato ricreato l’ambiente asciutto e luminoso delle spiagge sudafricane.

Il pinguino del Capo è classificato come endangered, ossia ‘specie minacciata’ dall’IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura). La colonia del Bioparco è, infatti,  inserita nel programma europeo per la tutela delle specie minacciate di estinzione EEP (European Ex situ Programme), che ha l’obiettivo di gestire popolazioni animali in nome della conservazione, anche per eventuali ripopolamenti in natura. Il progetto – conclude Petretti nella nota diffusa – è coordinato dall’EAZA (Unione Europea Zoo e Acquari), di cui il Bioparco è membro”.

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